Contatore fotovoltaico: sono in molti a chiedersi come si legge, facciamo chiarezza

L’impianto fotovoltaico è un impegno economico non di poco conto perché tante sono le cose da considerare compreso un nuovo contatore.

Nonostante gli incentivi e i bonus del governo prima di prendere in considerazione un impianto fotovoltaico è importante una profonda riflessione.

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In molti sanno che il prezzo è elevato e che il reale risparmio si conoscerà più avanti nel tempo. Comunque, molte sono le famiglie che decidono di installare un impianto di questo tipo, ma in pochi sanno che devono cambiare il contatore.

A tal proposito, un Lettore chiede: “Ho installato un impianto fotovoltaico. Ora come faccio a leggere il contatore?”.

Contatore fotovoltaico: sono in molti a chiedersi come si legge, facciamo chiarezza

Dopo aver deciso di installare un impianto fotovoltaico non siamo più solo consumatori di energia, ma anche produttori (almeno in parte!). Questo vuol dire che inizieremo a scambiare l’energia che produciamo con la rete nazionale e, di conseguenza, il contatore che abbiamo non andrà più bene.

In effetti, usando l’impianto fotovoltaico è necessario cambiare il classico contatore Enel perché serve quello detto bidirezionale. Si tratta di una tipologia di contatore che ha un doppio meccanismo: uno per la produzione di energia e l’altro per lo scambio di energia.

La lettura è semplice anche se in un primo momento potrebbe sembrare il contrario. Una volta capito i passaggi poi risulterà tutto più facile.

Quanta energia produce l’impianto

Per capire quanta energia produce l’impianto bisogna andare sul contatore di produzione (posizionato, di solito, vicino all’inverter) e premere più volte il pulsante vicino al display. Fermarsi a “lettura immissioni”, poi continuando a cliccare comparirà la scritta “periodo attuale o corrente”, continuando a cliccare le tre fasce di funzionamento: A1, A2 e A3.

Sommando i valori delle tre fasce si ottiene la “immissione totale”, ovvero il valore di produzione dall’installazione al giorno in cui si prendono i valori.

Energia immessa nella rete nazionale e autoconsumo

Invece, per sapere quanta energia si sta immettendo in rete (ovvero l’energia di scambio sul posto) dobbiamo utilizzare il contatore di scambio, di solito posizionato all’esterno dell’abitazione. Cliccando il tasto vicino al display più volte comparirà la scritta “immissioni”, continuare fino a quando non appare la dicitura “periodo attuale o corrente”.

A questo punto cliccando appariranno le tre fasce di funzionamento (A1, A2 e A3) che sommate tra loro restituiranno il valore dell’energia immessa nella rete Enel perché non autoconsumata. Anche in questo caso il valore registrato e compreso tra il giorno in cui si è installato l’impianto e il giorno della misurazione.

A questo punto, per sapere quanta energia si autoconsuma sarà necessario svolgere una semplice operazione, per l’esattezza una sottrazione: “immissione totale” meno “immissione Enel” uguale “autoconsumo”.

Un esempio pratico per capire meglio: se l’impianto ha prodotto 4.000 kW di immissione totale e le immissioni ENEL sono state 2.800 kW, l’energia autoconsumata è di 1.200 kW.

Energia prelevata e consumo generale

Con il contatore fotovoltaico bidirezionale è possibile anche sapere quanta energia è stata prelevata dall’ENEL dal momento dell’installazione dell’impianto. Per conoscere questo valore bisogna ritornare sul contatore di scambio e premere fino a “prelievi periodo attuale”. La somma dei valori delle tre fasce di funzionamento ci indicherà la quantità di energia prelevata dalla rete nazionale.

Infine, per conoscere il consumo generale non è necessario consultare il contatore, ma fare un semplice operazione. In pratica, occorre sommare “prelievi ENEL” e “autoconsumo”. Per esempio, se i prelievi sono di 3.000 kW e l’autoconsumo di 1.200 kW, il consumo generale è di 4.200 kW.

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