Nuovo Governo: gli elettori pretendono più tecnici e meno politici, il sondaggio swg spiega le ragioni

La formazione del nuovo governo è il tema più dibattuto di queste giornate. Impazzano i sondaggi. Gli italiano lo vorrebbero tecnico (64%). Mentre una persona su quattro è convinta che l’Esecutivo non avrà lunga vita.

Continua il toto ministri. Gli italiani attendono.

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Stando al report di Swg, argomenti caldi sarebbero la presenza di tecnici al governo, il ritorno o meno di Salvini al Viminale, il ruolo giocato dalle opposizioni.

Come andrà a finire? La profezia di Calenda che parla di una durata massima di sei mesi del nuovo Governo si avvererà? Il destino del Paese oscilla tra le difficoltà della Meloni nella formazione della squadra governativa (specie per via delle pretese dei suoi alleati), il rincaro dei prezzi e la guerra che non concede tregue.

Nuovo governo, tra il politico e il tecnico

Le indicazioni sarebbero controcorrente rispetto alle propensioni sondate negli ultimi tempi. Specie per quel che concerne gli elettori del centrodestra, abitualmente più scettici, assieme agli esponenti di punta di partito, nei riguardi di premier e ministri tecnici.

Le ragioni di tale controtendenza, stando a Rado Fonda, responsabile della ricerca di Swg, sarebbero essenzialmente un paio. La prima è che il governo Draghi è stato piuttosto gradito, anche dagli elettori di Fratelli d’Italia. Basandosi su questa esperienza si è sviluppata la convinzione che la partecipazione di tecnici potrebbe essere funzionale.

Seconda ragione consta in una combinazione di poca fiducia nell’apparato politico e preoccupazione per gli scenari incerti dovuti alle conseguenze delle apprensioni globali. Mettersi nelle mani della sola politica potrebbe rivelarsi alternativa troppo tenue.

Le brame di Salvini sul Viminale

Questione scomoda quella del futuro di Matteo Salvini. Il leader del Carroccio sa bene di essere appeso a un filo, se non dovesse ottenere il ministero dell’Interno, la sua decadenza politica sarebbe sancita, e non gli resterebbe che tornare al suo primo impiego, in felpa e in giro per la Padania ad aizzare cori razzisti.

Ma le chance di approdare nuovamente al Viminale sono prossime allo zero. Eppure vi sarebbero elettori (leghisti, per intenderci) che vedrebbero bene un suo ritorno agli Interni, come nei “migliori” cult horror anni Novanta. Gli elettori di FdI lo vedrebbero meglio lontano dal Viminale, al massimo all’Agricoltura, un ruolo che non va a genio ai follower del Carroccio.

Nuovo governo e ruolo dell’opposizione

Immediatamente Pd e M5s hanno giurato solennemente che, contro il nuovo governo, avrebbero imbastito un’opposizione inflessibile. Un approccio non pienamente supportato dai propri elettori, un elettore ogni due (di entrambi i partiti) darebbe la preferenza ad atteggiamenti maggiormente dialoganti.

Gli elettori preferirebbero dialogo e stabilità, soprattutto per via della crisi energetica che attraversa il Paese e del clima di tensione internazionale dovuto al conflitto. Per venire a capo dell’emergenza occorrono soluzioni, e son queste che invocano i cittadini.

Nell’elettorato del Terzo polo la percentuale dei ben disposti al confronto con l’Esecutivo cresce sino all’80%. Un a indicazione che, stando sempre a Fonda, si spiegherebbe facilmente con la circostanza che nei ranghi di Azione e Italia Viva coesistano porzioni di elettorato derivanti sia dal centrodestra sia dal centrosinistra.

L’esecutivo quanto durerà?

Prendendo in considerazione la poca stabilità che da sempre contraddistingue le legislature del nostro Paese, la gran parte degli elettori pare sia sicura di come il nuovo governo non sarà capace di raggiungere il termine della legislatura.

Il 26% dei partecipanti al sondaggio è convinto che il nuovo esecutivo avrà vita breve, mentre un altro 36% afferma che a ogni modo non riuscirà ad approdare alla conclusione effettiva del suo mandato. Solamente il 25% concede piena fiducia nelle possibilità di sopravvivere sino all’ultimo giorno di legislatura. Ovviamente, l’ultima percentuale, quella degli speranzosi, è rappresentata perlopiù dagli elettori del centrodestra, certo nel 60% delle circostanze che il governo riuscirà nel suo obiettivo.

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