App che introducono un virus sul cellulare: è boom di conti bancari ridotti all’osso all’improvviso

Alcune app scaricate sul nostro cellulare sono il perfetto lascia passare per alcuni virus in grado di farci ritrovare al verde.

Purtroppo, il mondo oscuro del web non conosce fine o limiti: ancora una volta è il nostro cellulare a decidere per noi. Inaspettatamente, poi, le cose possono rivoltarsi contro.

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È questa l’ennesima truffa a danno degli italiani, e non solo. Se prima bisogna appostarsi fuori ad una banca o ad una casa per fare il grande colpo, oggi con le moderne tecnologie è tutto più semplice. Infiltrarsi nel conto bancario delle persone è diventato davvero un gioco da ragazzi. Da una parte, l’informatica può migliorare la nostra vita servendoci continui aggiornamenti in grado di semplificare complesse operazioni. Dall’altra, invece, è un portale pericolosissimo per chi ha intenzioni tutt’altro che benefiche.

Insomma, stiamo parlando di una sola moneta con due facce. Negli ultimi anni si stanno diffondendo sempre di più queste truffe ai danni di persone semplici che all’improvviso vedono azzerarsi i risparmi di una vita in un click. E, nella maggior parte delle volte, ci si ritrova in queste situazioni agendo completamente da soli, senza aver fatto nulla di particolare. Anzi, quelle che sembrano semplici azioni, diventano, all’improvviso, il motivo per cui ci ritroviamo in questo stato.

Le tecniche di raggiro si sono affinate sempre di più, permettendo ai criminali di starsene buoni ad aspettare che il pesce abbocchi all’esca. Detto questo, avviciniamoci al mondo di WhatsApp con due notizie che lo riguardano. Una prima parla della possibilità certa di dover usufruire dell’app solo a pagamento. Una seconda, invece, riguarda i problemi di memoria della stessa, facili da risolvere con un click. Ebbene, chiusa la parentesi WhatsApp, vediamo che sta succedendo nel mondo.

La dinamica celata delle app, ecco perché all’improvviso ci ritroviamo al verde senza un apparente motivo

Chi ci ha avvertiti su quanto sta succedendo è la Threat Intelligence di NCC Group, la quale, fondamentalmente, si occupa di vari aggiornamenti in fatto di cybersecurity. In pratica, ciò che è accaduto ha dell’assurdo, anche se ormai è diventato parte della quotidianità. La stessa ha segnalato una nuova versione di SharkBot, un trojan bancario, il quale è capace di venire in possesso dei cookies mentre si accede a un conto bancario online. In questo modo, gli intestatari si ritrovano con zero euro sul conto e i criminali arricchiti. In particolare, ciò è quanto sta avvenendo negli ultimi mesi in Italia per via di tale malware in circolazione già dall’anno scorso.

Evidenmente, lo stesso è talmente potente che non si è riusciti a fermarlo del tutto oppure a prevenirlo. Comunque sia, il trojan di cui stiamo parlando è in grado di infettare i cellulari sotto mentite spoglie. Per capirci meglio, arriva al suo scopo grazie a delle applicazioni con la quale riesce anche a registrare ed intercettare i messaggi destinati all’utente. Così facendo, i criminali non solo monitorano le attività svolte dalla persona, ma ne rubano anche le principali credenziali. Possiamo dire, senza ombra di dubbio, che il malware, purtroppo, funziona perfettamente su tutti i dispositivi con sistema operativo Android.

Le applicazioni a cui stare attenti e la soluzione semplice, ma efficace

Come annunciato poco prima, in questo caso, come in altri ancora, è lo stesso utente a scavarsi la fossa senza accorgersene. La colpa, ovviamente, non è sua, ma di chi dietro a un PC escogita le modalità più semplici per se stesso e per la vittima al fine di azzerare il conto bancario. Quindi, come si agisce? In pratica a questi cyber criminali piace tanto prendersela con comoda creando delle semplici app che potrebbero portare in rovina l’utente con poche azioni.

L’utente decide di scaricare queste app, perché si mostrano utili, ed il gioco è fatto. In particolare, parliamo delle due app di Mister Phone Cleaner e di Kylhavy Mobile Security.  Le due traggono facilmente in inganno poiché la prima promette di pulire la memoria del cellulare eliminando, gli elementi non più utili. E la seconda perché promette, addirittura, di proteggere il nostro dispositivo. Ma nella realtà dei fatti, tutto fanno tranne che questo.

Per fortuna, però, sono state eliminate da Play Store. Tuttavia, chiunque le abbia ancora sul cellulare può evitare il peggio facendo una semplice cosa: eliminarle subito! Per quanto possa sembrare un’azione semplice e troppo banale, in realtà ci salverà dalla perdita assicurata dei nostri risparmi, bloccando il passaggio ai criminali.

Raccontaci una truffa subita o se si ha il dubbio di vivere una situazione di raggiro o frode. Il team  si avvale di Esperti che potranno consigliare cosa fare per tutelarsi. Inviare una mail con i propri dubbi o quesiti qui: Segnalazione truffe

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