Conto corrente, come dividere la somma dopo la morte dell’intestatario? La risposta che non lascia dubbi

In seguito alla morte di una persona sono tante le faccende da sbrigare e tra queste vi è anche quella del conto corrente: come dividere la somma?

Quando una persona cara muore gli eredi devono provvedere ad una serie faccende burocratiche tra cui vi è anche il conto corrente: come fare per dividere la somma? Ecco cosa c’è da sapere.

Eredità
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La prima cosa da fare è provare a comprendere se vi sono state lasciate alcune indicazioni in merito ai beni posseduti ed anche se vi sono averi depositati oppure su conti correnti.

È molto importante anche annullare i vari contratti sottoscritti con le diverse compagnie di erogazione delle utenze, come gas, luce o acqua oppure intestare tali utenze a qualcun altro.

Inoltre, vi è poi un’altra questione molto importante ovvero quella che riguarda la successione dell’eredità ed anche della posizione giuridica della persona defunta. Chiaramente, è possibile che gli eredi della persona passata a miglior vita possano andare incontro a problematiche che riguardano la divisione dei soldi sui conti correnti.

Tale problematica si pone dal momento che la banca, appena riceve la notizia del decesso della persona che possiede un conto corrente, o più, presso la sua sede, provvede immediatamente a bloccare tali conti.

I cari del defunto, seppur in possesso di delega, possono prelevare denaro dal conto soltanto se i soldi presi sono utili al funerale del trapassato.

Conto corrente ed eredità: cosa fare dopo la morte di una persona cara?

Come già anticipato nel paragrafo precedente, dopo la morte di una persona la banca blocca tutti i conti correnti intestati alla persona trapassata e nemmeno i diretti eredi possono operare su tali conti.

Anche se, a volte, tale pratica bancaria può risultare poco comprensibile da parte degli eredi legittimi, l’istituto di credito opera in tal senso per tutelare proprio i diritti di chi dovrà ricevere l’eredità. Ovviamente, il successore potrà acquisire tutte le info ad esso necessarie.

Secondo quanto riportato da proiezionediborsa.it, il Testo Unico Bancario (TUB) spiega che è diritto degli eredi del defunto avere delle copie della documentazione che esplicano le operazioni fatte negli ultimi dieci anni dalla persona scomparsa.

Vi è però l’obbligo, da parte degli eredi, comunicare in maniera celere alla banca del decesso di un suo cliente.

Ma cosa succede se si hanno buoni fruttiferi cointestati ed uno dei contestatari muore? Qui tutte le informazioni utili.

La divisione tra gli eredi

Se vi è dunque la necessità di dividere il denaro lasciato da una persona defunta sul proprio conto corrente è necessario produrre una specifica documentazione da fornire alla banca.

Tale documentazione è registrata presso l’Agenzia delle Entrate ed è a tale ente che bisogna chiedere una copia da presentare all’istituto di credito.

Gli eredi potranno dunque accedere al denaro presente sul conto corrente del trapassato soltanto dopo che la banca avrà ricevuto tale documentazione. A quel punto l’Istituto sbloccherà i conti e gli eredi potranno accedere alla somma.

Se vi è un solo erede la banca liquiderà la persona con le somme disponibili. Se, invece, gli eredi sono diversi il denaro presente in banca entrerà in quella che si chiama comunione ereditaria.

Si consiglia comunque di avvalersi di un consulente esperto così che quest’ultimo potrà valutare la questione nel suo complesso e nella sua interezza.

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