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Pensioni

Pochi sanno che la pensione di invalidità si ‘trasforma’ dopo i 67 anni di età: ecco il perché

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La pensione di invalidità è destinata ai cittadini che hanno problemi fisici con lo scopo di rendere la loro vita migliore.

Questa pensione è erogata dall’INPS dopo una visita da parte di una Commissione medica che accerta lo stato di grave disabilità.

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In seguito, rilascia la percentuale di invalidità in base alla quale il cittadino riceverà la pensione.

Pochi sanno che la pensione di invalidità si ‘trasforma’ dopo i 67 anni di età: ecco il perché

La pensione di invalidità sarà erogata ai cittadini a prescindere dall’età e dalla malattia. L”importante è che sia stata riconosciuta la condizione di invalidità.

Attenzione però perché può essere sospesa in questi 4 casi che in molti non conoscono: situazione reddituale, mancata visita di controllo, decadenza dei requisiti, trasferimento all’estero.

Tra l’altro in pochi sanno che quando si raggiungono i 67 anni di età la pensione di invalidità si trasforma in assegno sociale. Questo per via della legge numero 118 del 1971 articolo 19.

La “trasformazione” riguarda non solo gli invalidi civili ma anche per i cittadini sordomute secondo la legge 381/70, articolo 10.

Che cosa è l’assegno sociale

L’assegno sociale è stato introdotto a partire dal 1996 sostituendo la pensione sociale. Oltre alle persone con disabilità, è destinato a tutti i cittadini sia italiani sia stranieri anche se non hanno mai avuto contributi lavorativi nel corso degli anni.

Sarà rilasciato non base al requisito reddituale e riguardo alla trasformazione da pensione di invalidità ad assegno sociale i cittadini disabili non devono fare nessuna domanda. Infatti, l’INPS al compimento dell’età in automatico procederà al cambiamento.

Ecco cos’altro sapere sull’assegno sociale

L’assegno sarà erogato per 13 mensilità con importo di 468,28 euro purché si rispetti il reddito:

  • di 6.085,43 euro se singoli;
  • di 12.170,86 euro se coniugati.

Inoltre, l’assegno tiene conto dei residui minimi reddituali. Quindi, un invalido parziale si troverò con un assegno di 5.015,14 euro annui, un invalido totale invece di 17.052,42 euro all’anno.

Anche i redditi coniugali devono rientrare nei limiti previsti dalla legge ed è riconosciuto in base alla pensione di invalidità e all’inabilità civile con un importo di 318,23 euro corrisposto in 13 mensilità.

Infine, all’importo di 468 euro si applicherà un aumento di 86,88 euro, ma solo se saranno rispettati i requisiti reddituali vigenti.

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