L’Assegno Unico e Universale, istituito dal DL 230/2021 e che decorre dal 1° marzo 2022, è destinato ai nuclei familiari con figli a carico.
Però è necessario l’attestazione ISEE e che i figli non abbiano più di 21 anni. Il limite di età non conta per le famiglie con figli disabili.
Il decreto Semplificazioni ha introdotto alcune modifiche alle norme dell’Assegno Unico e Universale. Lo rende noto l’INPS tramite il messaggio numero 3518 del 27 settembre 2022. Ecco i dettagli.
Le nuove regole decorrono da marzo 2022 e quindi se necessario sarà effettuato un ricalcolo delle differenze. Ovviamente, sono incluse anche le mensilità di gennaio e febbraio 2023. Questo perché ricordiamo che è vero che l’assegno decorre da marzo 2022 ma gennaio e febbraio sono i due mesi di sperimentazione.
Inoltre, per le domande presentate entro il 30 giugno, l’INPS provvederà ai dovuti conguagli mensili spettanti. Invece, per quelle presentate dal 1° luglio gli importi degli assegni sono già aggiornati.
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Il decreto-legge 21 giugno 2022 numero 73, il cosiddetto decreto Semplificazioni (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 giugno 2022 numero 143) ha modificato alcune norme dell’Assegno Unico. Modifiche chiarite poi dal suddetto messaggio INPS.
In pratica, le novità introdotte dal decreto Semplificazioni sono le seguenti:
L’INPS nel messaggio chiarisce che a partire da marzo 2023 le maggiorazioni sugli assegni torneranno a essere di 80 euro mensili per i figli maggiorenni disabili fino a 21 anni. Oppure, di 85 euro mensili per i figli maggiorenni con età pari o superiore ai 21 anni. Quest’ultimo importo però si riduce in base all’ISEE.
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