Il Design incontra la sostenibilità, ed ecco che stanno nascendo gli Alberi Solari. Ecco come sono fatti e come funzionano.
Forse potremo “piantarli” nei nostri giardini, e di sicuro gli alberi Solari sono destinati a crescere di numero. E offrire tanta energia pulita.
Uno dei “limiti” finora intrinseci degli impianti fotovoltaici era l’ingombro. Infatti siamo ancora abituati a pensare a enormi pannelli che vengono sistemati sui tetti delle case. O in grandi aree adibite appositamente. Invece per fortuna il fotovoltaico sta facendo passi da gigante. E sta diventando più piccolo, flessibile, e anche economico. Ma non è tutto perché a questo si stanno aggiungendo design e innovazione.
Pensiamo ad esempio ai teli fotovoltaici, l’idea che è destinata a rivoluzionare molte delle nostre città. Oppure ai pannelli da balcone, ai piccoli kit per campeggio, barca o camper. E alle innovative “vele” a forma di origami da usare in barca.
Arriviamo dunque ai “solar trees”, che si annunciano come un’ulteriore e proficua evoluzione dei classici pannelli.
Immaginando un “fotovoltaico verticale” comprendiamo subito quali saranno i vantaggi. Meno spazio occupato ma stesse (o perfino superiori) performance. In questo contesto rientrano gli Alberi Solari, che in alcuni casi sono anche meravigliosi oggetti di design.
Come suggerisce il nome, hanno la forma di un albero. Un tronco/struttura centrale da cui si stagliano i pannelli. A forma di foglia oppure quadrati, ma con una disposizione che ricorda, appunto, le piante.
Si tratta di una tecnologia già in uso e che sta portando numerosi benefici. Esattamente come i pannelli a cui siamo abituati a pensare, trasformano i raggi del sole in energia. Non solo, sembra che in alcune città ultra moderne, come Singapore, vi siano già vere e proprie foreste di alberi solari.
Ovviamente possiamo immaginare i benefici di questi tipi di strutture, sia per i grandi spazi (fabbriche, aree coltivate, scuole, ospedali eccetera) che per i privati.
Dunque presto potremmo davvero “piantare” un albero solare nel nostro giardino? Beh, sicuramente potrà farlo chi è disposto a pagare dai 40 mila agli 80 mila Euro. I prezzi, almeno per il momento, si aggirano su queste cifre. Non certo accessibili a tutti.
La speranza, dunque, è che la VERA svolta green sia qualcosa a cui tutti potremo partecipare, e che non diventi un nuovo status symbol. Se vogliamo davvero, salvare il Pianeta, dobbiamo poter concorrere tutti. E non far diventare la nostra amata Terra un Museo esclusivo per “pochi eletti”.
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