I prezzi del carburante sono diventati da diversi mesi un incubo per gli automobilisti. Le oscillazioni intorno ai due euro non si arrestano e le previsioni non sono rosee.
Benzina e diesel hanno raggiunti costi elevati e gli automobilisti non saranno in grado ancora per molto di sostenere l’onerosa spesa.
I rialzi dei prezzi sono passati dall’essere un problema al rappresentare un vero e proprio incubo per gli italiani. Gli aiuti del Governo sembrano gocce di acqua in un oceano di aumenti è l’inflazione è l’ondata che travolge famiglie e imprese trasportando i contribuenti verso la deriva. Un mese, due mesi, anche tre mesi di incrementi sono sopportabili ma quando la situazione continua a non migliorare ma anzi peggiora per sei mesi e più si arriva ad un punto in cui rimboccarsi le maniche non è più sufficiente. I suggerimenti dell’ARERA per risparmiare sui consumi in casa non sono sufficienti per ridurre notevolmente i costi in bolletta.
I prezzi dei prodotti al supermercato non permettono di risparmiare facendo la spesa a meno che non si scelga se mangiare o pagare il mutuo, l’assicurazione auto o le bollette. Insomma, tante rinunce, molte strategie e la speranza che il Governo intervenga efficacemente. E non dimentichiamo i prezzi del carburante.
I prezzi del carburante hanno toccato i due euro al litro nonostante il taglio delle accise deciso dal Governo. Nelle ultime settimane la situazione è leggermente migliorata e gli automobilisti possono fare il pieno con benzina e diesel tra 1,8 e 1,9 euro. Si tratta di cifre comunque nettamente superiori ad un anno fa. Importi che incidono pesantemente sul budget familiare soprattutto quando l’auto serve per lavoro e per lunghi spostamenti quotidiani.
Per risparmiare chi può sceglie i mezzi pubblici – approfittando anche del Bonus trasporti – oppure la bicicletta, il monopattino o fa una camminata se la distanza lo permette. Ma tanti cittadini non hanno la possibilità di scegliere un mezzo diverso dall’auto. Da qui il confronto dei prezzi tra distributori scaricando app apposite che segnalano le variazione degli importi con aggiornamenti continui.
Non tutti gli automobilisti sanno che le pompe bianche permettono un risparmio maggiore. Parliamo di quei distributori senza logo che possono vendere il carburante a prezzi inferiori proprio per non dover pagare il marchio leader del mercato. La qualità è la stessa venduta alle pompe con logo ma lo svantaggio è che non vengono mai attivate promozioni, raccolte punti o campagne pubblicitarie.
Un altro problema è che in Italia le pompe bianche sono solo 8 mila circa. Individuarle potrebbe non essere semplice ma, anche in questo caso, arrivano in aiuto le applicazioni da scaricare sullo smartphone o i siti web che permettono l’individuazione dei distributori senza logo vicini alla propria residenza. Questa indicazione più altri trucchetti da conoscere potranno garantire un risparmio in questo periodo di rincari.
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