L’esonero contributivo del 2% arriverà con due mesi di ritardo per gli statali e lo sgravio dello 0,8% “solo” con otto mesi di ritardo.
I dipendenti statali attendono ancora il doppio esonero contributivo previsto dal Governo per combattere l’inflazione.
L‘aumento in busta paga determinato dallo sgravio contributivo dello 0,8% prima e del 2% poi non sarà rilevante. Si tratta di pochi euro inutili per affrontare i rincari ma, nonostante l’irrilevanza delle maggiorazioni, se una misura è stata approvata perché gli statali non ne possono usufruire? I ritardi continuano ad accumularsi e i lavoratori con redditi inferiori a 35 mila euro vedranno materializzarsi gli aumenti sugli stipendi nel mese di settembre sebbene lo sgravio del 2% riguardi il semestre luglio-dicembre 2022. C’è di più, gli statali sono ancora in attesa dell’esonero contributivo dello 0,8% attivo dal mese di gennaio 2022. Con solo otto mesi di differenza, riceveranno quanto spettante dal mese in corso ma per ricevere ogni tipo di arretrato occorrerà aspettare ottobre.
Il giorno 8 luglio 2022, NoiPA ha annunciato il pagamento per i dipendenti statali dello sgravio contributivo dello 0,8% nella busta paga di agosto. Stesso mese per il versamento degli arretrati a partire dal mese di gennaio 2022. Controllando la busta paga, i lavoratori hanno potuto verificare l’applicazione dell’esonero contributivo per il mese in corso ma degli arretrati non vi è traccia. Consfal Unsa denuncia, così, una situazione che sottolinea come “Ancora una volta i dipendenti pubblici amministrati da NoiPA pagano il conto allo Stato“.
Il segretario generale Massimo Battaglia chiede che i ritardi finiscano e che i dipendenti statali non vengano più beffati. I danni nei loro confronti sono, infatti, molteplici. Basti pensare alle tempistiche di erogazione del Trattamento di Fine Servizio e alla nuova “tassa occulta” legata all’inflazione che riduce l’importo della liquidazione spettante.
Il mese di settembre dovrebbe essere quello definitivo per poter ottenere lo sgravio contributivo del 2%. Il ritardo nell’applicazione della misura era facilmente ipotizzabile dato che il Decreto Aiuti Bis è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale solo lo scorso 10 agosto 2022. La scelta del Governo di sostituire il Bonus 200 euro una tantum con l’esonero contributivo non è stata apprezzata, naturalmente, dai lavoratori dato che gli aumenti in busta paga saranno ben lontani dalla somma di 200 euro. Una presa in giro, insomma, dato che 32,30 euro serviranno a risolvere l’inflazione come l’ombrello in un giorno di sole. Tale, infatti, la somma aggiuntiva prevista per le retribuzioni più alte ossia 2.692 euro al mese. Per quanto riguarda, infine, lo sgravio dello 0,8% i ritardi potrebbero essere stati dovuti all’accavallarsi con altri pagamenti.
Ora la situazione dovrebbe essere stata risolta per tutti gli statali ma per le cifre più alte – gli arretrati – occorrerà attendere ottobre.
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