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‘Vendesi aria di mare del Salento’ in barattolo: ed è subito un successo incredibile

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Aria di mare del Salento in barattolo come souvenir. Ed è subito un successo di vendita. L’idea molto creativa però non è nuova. 

La creatività degli italiani non smette mai di stupire come l’idea di business che è venuta a un giovane del Salento.

Canva

Infatti, nel tempo è stata “venduta” anche l’aria fresca di montagna del Canada e l’aria di mare di Napoli. Anche questi souvenir hanno avuto un successo insolito e inspiegabile.

‘Vendesi aria di mare del Salento’ in barattolo: ed è subito un successo incredibile

In alcuni bar di Porto Cesareo, nel Salento, uno studente universitario Antonio D’Elia, vende un souvenir insolito a pochi euro. Infatti, in un barattolo ha racchiuso l’aria di mare del Salento. Il successo è immediato.

Ma nello specifico di cosa si tratta? Sono barattoli dove l’aria viene “racchiusa” all’interno. In questo modo i turisti possono ricordare le sensazioni provate durante un viaggio.

Come detto in precedenza, l’idea non è originale. Infatti, i primi a creare barattoli di ricordi così insoliti sono stati gli americani. Durante i loro viaggi presero l’abitudine di racchiudere in un contenitore l’aria delle città che visitavano in ricordo dei loro viaggi.

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Il successo esplose così tanto che anche Napoli creò il suo barattolo speciale che è ancora molto venduto. Proprio su questo esempio il giovane studente ha fondato il suo business. Come racconta all’AGI (Agenzia giornalistica italiana) lo stesso Antonio Elia l’idea è nata perché «volevo realizzare un piccolo souvenir diverso dal solito e che potesse strappare un sorriso».

In realtà non si sa perché i turisti hanno iniziato a comprare il barattolo con l’aria del Salento. Anche perché ciò che è contenuto nella confezione è un mistero. Infatti, come spiega D’Elia «ogni barattolino, dopo essere stato confezionato, riceve la sua particolarità di profumo, metodo lasciato top secret come le grandi aziende».

Il caso Pechino

L’idea di mettere in una scatola e vendere l’aria non è nuova. Infatti, nel 2014 a Pechino (notoriamente una delle città più inquinate al mondo) iniziarono a essere vendute, a caro prezzo, dei barattolini di aria pulita proveniente dalla Provenza. Fu tutto una provocazione da parte dell’artista Liang Kegang.

Ma prima ancora Antoine Deblay, studente francese, aveva iniziato a vendere su internet la sua “Air de Montcuq”. Ogni barattolo da 250 ml costava 5,5 euro.

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