Aumentare l’assegno pensionistico di 154 euro è possibile rispettando alcune condizioni. Vediamo chi può chiedere l’aiuto economico aggiuntivo.
Reddito basso e rendita prestabilita sono i requisiti necessari per ottenere l’aumento sulla pensione. Scendiamo nei dettagli della prestazione.
Dal 2001 i pensionati con reddito basso possono ottenere una somma aggiuntiva nell’assegno pensionistico. Beneficiari dell’agevolazione sono tutti i titolari di pensioni contributive. Sono esclusi i trattamenti assistenziali, gli assegni sociali e di invalidità. La storia si ripete, dunque, con la decisione del Governo di non inserire i suddetti trattamenti all’interno della rivalutazione anticipata prevista per il mese di ottobre. Si tratterebbe di importi minimi non risolutivi contro l’inflazione ma non si spiega per quale motivo le categorie economicamente più svantaggiate sono state lasciate fuori dall’agevolazione. Ritornando all’importo aggiuntivo nel cedolino, aggiungiamo alla lista degli esclusi i pensionati dipendenti di banche e dirigenti d’azienda.
I pensionati con rendita complessiva inferiore al trattamento minimo possono ottenere 154 euro in più nel cedolino che si andrebbero ad aggiungere, così, all’importo massimo di 524,35 euro al mese (6.816,55 euro all’anno). Nel caso in cui il reddito annuale fosse superiore a 6.816,55 euro ma inferiore a 6.971,49 euro, il titolare della prestazione riceverebbe la differenza mensile fino al raggiungimento del limite massimo. Al di sopra delle cifre citate non spetta alcun aiuto.
Sarà l’INPS a verificare la soddisfazione dei requisiti prima di erogare i 154 euro al pensionato. Oltre alla rendita mensile e annuale, infatti, ci sono altri requisiti reddituali che il titolare dell’assegno pensionistico deve rispettare per ricevere la maggiorazione. I redditi personali non devono superare la somma di 10.224,83 euro per l’anno 2022. Se coniugati, invece, i limiti reddituali sono fissati a 20.449,65 euro (si intende la somma dei redditi di marito e moglie) rispettando comunque la soglia del limite personale.
Il pensionato che soddisfa i requisiti può inoltrare domanda dell’agevolazione all’INPS. Può optare per la via telematica oppure per il Contact Center al numero 803 164 (per chiamate da fisso) o al numero 08 164 164 (per telefonate da mobile). In alternativa può rivolgersi ai CAF e patronati. Ricordiamo che scegliendo la prima modalità sarà necessario essere in possesso di credenziali digitali ossia SPID, Carta Nazionale dei Servizi o Carta di Identità Elettronica.
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