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Economia

Bonus ristrutturazione, gli aggiornamenti sulle spese ammesse ampliano l’offerta

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Il Bonus ristrutturazione casa si aggiorna con l’ampliamento delle spese ammesse alle agevolazioni. Conosciamo le novità 2022.

Gli interventi sulla casa non sono le uniche spese ammesse all’agevolazione. L’elenco si allunga con interessanti novità.

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Arriva un momento nella vita in cui la ristrutturazione della casa diventa indispensabile. Con il passare degli anni i muri scoloriscono, possono insorgere problemi di umidità, gli infissi devono essere sostituiti e gli impianti rifatti. Cucire un nuovo vestito alla propria abitazione può non essere facile soprattutto se non si intende rinunciare alla qualità. I costi degli interventi citati così come quelli presenti un una lunga lista di lavori di ristrutturazione sono molto elevati. Ammortizzare le spese è fondamentale e qui interviene il Bonus ristrutturazione che permette di approfittare di una detrazione IRPEF del 50% per un tetto massimo di spesa di 96 mila euro. La misura sarà attiva per tutto il 2022 e potrà essere richiesta parallelamente ad altri incentivi. Scopriamo chi può richiederla e per quali interventi.

Bonus ristrutturazione, chi può accedervi

Il Bonus per ristrutturare casa con la detrazione del 50% può essere richiesto da tutti i proprietari e nudi proprietari titolari di un diritto di reale godimento oppure dai soci di cooperative divise e indivise, da imprenditori individuali e da chi produce redditi in forma associata, dai locatari e dai comodatari.

La domanda può essere inoltrata anche dal coniuge separato a cui è assegnato l’immobile intestato all’ex coniuge, dal familiare convivente del proprietario della casa o del detentore di essa, dal componente dell’unione civile e dal convivente more uxorio.

Quali sono le spese ammesse

La misura può essere richiesta per effettuare lavori di manutenzione straordinaria, restauro, ristrutturazione edilizia e risanamento conservativo. I primi interventi includono la realizzazione o il miglioramento dei servizi igienici, la recinzione di un’area privata, la costruzione di scale interne, il rifacimento di scale e rampe, l’installazione di ascensori e scale di sicurezza, la sostituzione di infissi esterni, persiane e serramenti e i lavori di risparmio energetico.

Gli interventi di restauro e risanamento conservativo riguardano l’apertura di finestre per l’areazione dei locali, l’eliminazione e prevenzione di situazioni di degrado e l’adeguamento delle altezze dei solai sulle volumetrie esistenti. Nell’ambito della ristrutturazione edilizia rientrano gli interventi di apertura di finestre e porte, la realizzazione di un balcone o di una mansarda, la costruzione di servizi igienici che amplino la superficie esistente, la demolizione e ricostruzione mantenendo la volumetria esistente, l’alterazione della facciata e la trasformazione del balcone in veranda o della soffitta in mansarda.

Non solo interventi sulla casa, altre spese del Bonus ristrutturazione

La detrazione può essere richiesta per le spese effettuate per i sopralluoghi e le perizie, per il compenso versato per la relazione di conformità dei lavori, per le spese di progettazione e per tutti i costi legati alla consultazione di professionisti legati, naturalmente, alla ristrutturazione e per gli oneri di urbanizzazione.

I cittadini possono richiedere la detrazione del Bonus Ristrutturazione, infine, per le spese della messa in regola di edifici e del rispetto delle norme per gli impianti a metano, per l’imposta sul valore aggiunto, per i diritti pagati per le concessioni e per l’imposta di bollo. Sono incluse nella lista le autorizzazioni e le comunicazioni di inizio lavori, le spese per l’acquisto dei materiali e per le prestazioni professionali.

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