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Lavoro

L’anticipo del Tfr e del Tfs non svanirà nel nulla: ottime notizie per i lavoratori

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L’anticipo del Tfr e del Tfs è stato confermato per altri due anni. I dipendenti pubblici prossimi alla pensione potranno recuperare parzialmente la somma spettante.

Il Decreto ministeriale sulla proroga dell’Accordo quadro con riferimento all’anticipo del Trattamento di Fine Rapporto e di Fine Servizio è stato approvato.

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I dipendenti pubblici che vanno in pensione con le regole ordinarie oppure con formule di pensione anticipata possono richiedere e ottenere l’anticipo sul TfR o sul Tfs. Soprattutto per chi esce anticipatamente dal mondo del lavoro accettando di allontanare il momento dell’erogazione della liquidità, la possibilità di chiedere un rimborso parziale del Trattamento di Fine Rapporto è molto importante. Con un Decreto, il ministero ha allungato la scadenza dell’Accordo quadro per l’anticipo del Tfr-Tfs prevista per lo scorso 30 giugno 2022 fino al 30 giugno 2024. L’importo massimo ottenibile è di 45 mila euro e si potrà richiedere avanzando domanda all’INPS e rivolgendosi, poi, alle banche aderenti all’iniziativa. Tramite l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale si potrà calcolare il Trattamento maturato e conoscere la somma dell’anticipo da ricevere.

Anticipo Tfr e Tfs, i dettagli della misura

Per poter richiedere l’anticipo occorrerà avere prestato servizio negli ultimi 8 anni per la stessa azienda. L’ammontare massimo corrisponderà al 70% dell’importo maturato che può diventare del 75% qualora il Tfr sia depositato in un Fondo pensione. La domanda, poi, è legata necessariamente ad una motivazione ben precisa e ammessa dal datore di lavoro.

Sono cause accettabili i problemi di salute propri o di un familiare, l’acquisto di un immobile per un figlio, il riscatto di una casa occupata, la ristrutturazione di un’abitazione che dovrà diventare prima casa (se già lo è l’anticipo non sarà concesso). La giustificazione, dunque, dovrà essere accolta dall’azienda per poter ottenere parte della liquidità. Inoltre, sarà facoltà del lavoratore chiedere l’anticipo una sola volta nella vita a meno che non sopraggiungano situazioni eccezionali.

L’iter della richiesta

Il lavoratore interessato ad ottenere l’anticipo dovrà inviare un’apposita lettera al datore di lavoro allegando la documentazione completa necessaria per avere un esito positivo della procedura. Appena si otterrà la certificazione con l’approvazione da parte dell’azienda si potrà presentare la vera domanda di anticipo alla banca scelta tra quelle che hanno aderito all’iniziativa. Il modulo da compilare si può scaricare accedendo al portale lavoropubblico.gov.it/anticipo-tfs-trf. Sulla piattaforma si potranno leggere le istruzioni per la compilazione e l’invio della richiesta. Per quanto riguarda la somma da richiedere, invece, il calcolo potrà essere effettuato accedendo al portale dell’INPS.

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