Invalidità e legge 104: incredibile, spetta anche con questa patologia respiratoria

L’invalidità civile è riconosciuta anche nel caso di una patologia respiratoria che può avere effetti molto gravi sui pazienti, perché non vi è ancora cura.

La bronchite cronica da diritto al riconoscimento dell’invalidità civile. Si tratta, infatti, di una malattia subdola e molto diffusa, dalle conseguenze invalidanti.

invalidità civile
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Molto spesso, si confonde erroneamente tale patologia con la comune bronchite acuta; vi sono, tuttavia, delle differenze tra i due disturbi. A differenza della bronchite acuta che ha origini infettive e sparisce dopo qualche giorno, quella cronica deriva da fattori irritativi (come il fumo delle sigarette) e, purtroppo, peggiora con il passare del tempo.

Analizziamo, dunque, le cause ed i sintomi della patologia e scopriamo quali tutele la legge riserva ai pazienti.

Invalidità civile e bronchite cronica: attenzione a questi sintomi  

I sintomi della bronchite cronica più diffusi sono:

  • tosse insistente (la cd. tosse del fumatore, che può essere grassa o secca);
  • espulsione di muco giallo, verde o bianco;
  • dolore al petto;
  • affanno.

La bronchite cronica, purtroppo, può comportare numerose complicazioni. Una delle più frequenti è l’enfisema, una delle forme della broncopneumopatia cronica ostruttiva; un disturbo graduale e, spesso, irrimediabile, perché può danneggiare i polmoni ed impedire la respirazione.

Tale malattia, inoltre, non presenta una sintomatologia molto evidente e, dunque, emerge quando è già troppo tardi.

Ulteriori conseguenze della bronchite cronica

Con l’aggravarsi della patologia, il paziente produce una quantità di muco sempre maggiore, fino a quando esso non si accumula nei bronchi e provoca gravi difficoltà respiratorie. Altre conseguenze della bronchite cronica possono essere:

  • stanchezza;
  • febbre;
  • infezioni respiratorie diffuse e gravi;
  • sibili durante la respirazione;
  • unghie, labbra e pelle bluastra, dovuti alla scarsa ossigenazione del sangue;
  • gonfiore alle gambe e alle caviglie.

Infine, altre cause della malattia possono essere:

  • infezioni delle vie respiratorie (come raffreddore o influenza);
  • infezioni ad altri organi del corpo;
  • esposizioni a sostanze ambientali irritanti (come polvere o inquinamento atmosferico);
  • difficoltà all’apparato cardiocircolatorio.

Per la bronchite cronica, purtroppo, non c’è ancora una cura. Gli effetti più gravi, però, possono essere fronteggiati tramite specifiche terapie e, soprattutto, modificando il proprio stile di vita.

Bronchite cronica: come avviene la diagnosi

Per la diagnosi della bronchite cronica esistono determinati test. In particolare:

  • radiografia del torace;
  • esami del sangue;
  • spirometria;
  • emogasanalisi;
  • pulsossimetria;
  • tac.

Le prospettive di vita di un paziente affetto da questa malattia variano da soggetto a soggetto, perché dipendono da:

  • la gravità della malattia;
  • la reazione del paziente alle cure mediche;
  • la circostanza di essere o di essere stato fumatore (i fumatori sono circa il 90% dei malati).

Invalidità civile: cosa si può ottenere con tale patologia  

Per quanto riguarda l’invalidità civile, le tabelle ministeriali fanno riferimento a due tipi diversi di bronchite cronica:

  1. la bronchite asmatica cronica: da diritto ad invalidità al 45%;
  2. la bronchite ostruttiva prevalente: da diritto ad invalidità al 75%.

In base alla percentuale di invalidità, spettano diversi trattamenti ed agevolazioni. Nello specifico:

  • dal 34%: diritto all’ottenimento gratuito di protesi ed ausili necessari in base alla patologia posseduta;
  • dal 46%: possibilità di iscriversi nelle liste per il collocamento obbligatorio, delle quali i datori di lavoro, pubblici e privati, devono avvalersi per assumere gli invalidi;
  • dal 51%: i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, possono richiedere il congedo straordinario retribuito per cure;
  • dal 67%: esenzione dal pagamento del ticket sanitario per le visite specialistiche ambulatoriali, di diagnostica strumentale e di laboratorio, agevolazioni sul trasporto pubblico locale, precedenza nelle graduatorie per le case popolari, riduzione canone telefonico ed esonero dalla reperibilità per le visite fiscali;
  • dal 74%: diritto all’assegno INPS di 291,69 euro mensili (in possesso di redditi personali inferiori a 5.010,20 euro) per disoccupati. A 67 anni, tale assegno si trasforma in assegno sociale;
  • dal 75%: per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, maggiorazione dell’anzianità, consistente in due mesi per ogni anno, fino ad un massimo di 60 mesi;
  • del 100%: diritto alla pensione di inabilità INPS di 291,69 euro mensili (in possesso di redditi personali inferiori a 17.050,42 euro). A 67 anni, la pensione si trasforma in assegno sociale;
  • del 100%, con il riconoscimento dell’impossibilità a deambulare e compiere gli atti della vita quotidiana autonomamente: diritto all’indennità di accompagnamento di 525,17 euro (senza limite di reddito).

Tabelle delle malattie respiratorie per l’invalidità civile

Le tabelle ministeriali, dunque, prevedono una specifica percentuale di invalidità, in base alla patologia dell’apparato respiratorio posseduta. I numeri indicano il grado di invalidità civile; nel caso in cui i numeri siano due, vuol dire che c’è un minimo e un massimo, a seconda della gravità della malattia. In particolare:

  • asma allergico estrinseco: da 21 a 30;
  • asma intrinseco: 35;
  • enfisema lobare congenito: 11;
  • rinite cronica atrofica: da 1 a 10;
  • rinite cronica ipertrofica con stenosi bilaterale: da 11 a 20;
  • rinite cronica vasomotoria o allergica: da 1 a 10;
  • sinusite cronica con reperto radiologico significativamente positivo: 15;
  • tubercolosi con esiti fibrosi parenchimali o pleurici con insufficienza respiratoria lieve: da 11 a 20;
  • tubercolosi con esiti fibrosi parenchimali o pleurici con insufficienza respiratoria moderata: da 41 a 50;
  • tubercolosi con esiti fibrosi parenchimali o pleurici con insufficienza respiratoria grave: da 81 a 90;
  • tubercolosi con esiti fibrosi parenchimali o pleurici con insufficienza respiratoria e dispnea a riposo: 100;
  • bilobectomia: 61;
  • bronchiectasia acquisita: 35;
  • bronchiectasia congenita: da 21 a 30;
  • bronchiectasia congenita associata a mucoviscidosi: 80;
  • bronchite asmatica cronica: 45;
  • cisti broncogene o polmonari congenite: da 31 a 40;
  • fibrosi polmonare interstiziale diffusa idiopatica: 95;
  • ipoplasia o aplasia polmonare congenita monolaterale: da 41 a 50;
  • malattia polmonare ostruttiva cronica con prevalente bronchite: 75;
  • malattia polmonare ostruttiva cronica con prevalente enfisema: 65;
  • pneumonectomia: 45;
  • pneumonectomia con insufficienza respiratoria media: 80;
  • pneumonectomia con insufficienza respiratoria grave: 100;
  • sarcoidosi in trattamento: 41.

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