Efsa ha deciso: il Biossido di Titanio (E171) non è più sicuro, in quali alimenti si trova e quando verrà bandito

Il Biossido di Titanio a breve non potrà più essere usato come additivo alimentare. Lo ha deciso l’Efsa dopo l’analisi di studi scientifici.

Dopo aver valutato una richiesta della Commissione Europea presentata nel 2020, l’Efsa ha deciso di rivalutare il grado di sicurezza di un comunissimo additivo alimentare, il Biossido di Titanio.

il biossido di titanio
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Per chi non lo sapesse, questo additivo è presente in tantissimi prodotti alimentari industriali. La sostanza serve a migliorare la colorazione e/o la lucentezza del prodotto. Molti, gli studi fatti su questo elemento. Tutti volti a valutarne la sicurezza per la salute umana. Il Biossido di Titanio è considerato genotossico, ovvero capace di influire sul Dna e quindi causare (tra le altre cose) l’insorgenza di tumori.

Fino ad oggi, però, i dati erano parzialmente sufficienti a stabilire con certezza che fosse altamente pericoloso. Dopo l’ennesimo studio che confermava gli effetti nocivi sulla salute, però, l’Efsa ha dovuto pronunciarsi, arrivando alla decisione.

Il Biossido di Titanio non è più sicuro, ecco perché

La prima buona conseguenza di questa decisione è che dal 7 agosto prossimo non potranno più essere venduti alimenti contenenti Biossido di Titanio. La decisione dell’Efsa arriva dopo un’attenta valutazione dei dati disponibili provenienti da numerosi studi.

Il professor Maged Younes, che guida il gruppo di esperti Efsa sugli additivi e aromatizzanti alimentari ha affermato quanto segue, e le sue considerazioni sono pubblicate proprio sul sito ufficiale dell’Efsa. “Tenuto conto di tutti gli studi e i dati scientifici disponibili, il gruppo scientifico ha concluso che il biossido di titanio non può più essere considerato sicuro come additivo alimentare.” E conclude: “non abbiamo potuto escludere timori in termini di genotossicità connessi all’ingestione di particelle di biossido di titanio. Dopo l’ingestione l’assorbimento di particelle di biossido di titanio è basso, tuttavia esse possono accumularsi nell’organismo umano“.

Affermazioni che non lasciano alcun dubbio. Va detto comunque che il provvedimento è stato preso più a livello precauzionale, perché ovviamente dati inconfutabili ancora non esistono. Ma per i consumatori si tratta di una “vittoria” perché significa che l’Unione Europea attua iniziative a tutela della loro salute. E, se serve, torna sui suoi passi.

Cosa che per adesso non sta avvenendo con l’Aspartame, un dolcificante artificiale su cui sono stati resi pubblici i risultati di vari studi. Che ne dimostrano la pericolosità per la salute umana. Ma, intanto, abbiamo fatto un passo avanti.

E171, in quali alimenti si trova e quando verrà bandito

Il Biossido di Titanio è usato tantissimo nell’industria alimentare. Lo troviamo nei chewing-gum, nei confetti e caramelle, nelle merendine, nei prodotti da forno. Ma, incredibilmente, anche negli alimenti per la prima infanzia. Così come nei sughi e salse, nelle creme da spalmare, e persino negli integratori alimentari di vario genere.

Dal 7 agosto prossimo, però, le aziende non potranno più usarlo. Tuttavia, i prodotti attualmente in commercio che contengono l’E171 non saranno ritirati dagli scaffali. Almeno fino alla scadenza prevista. Dunque li troveremo ancora per un bel po’. Considerando che alcuni cibi industriali scadono dopo tanti anni.

Però intanto possiamo tutelarci ed evitare di consumare, se lo desideriamo, tutti quei cibi che contengono il Biossido di Titanio, segnalato in etichetta con la sigla E171.

Ricordiamo, infine, che il Biossido di Titanio verrà vietato solamente nel comparto alimentare. Questo significa che comunque potremo trovarlo altrove, come ad esempio nei cosmetici e prodotti per il make-up, nei dentifrici e in alcuni medicinali.

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