Crisi Idrica, ecco i Comuni dove si rischiano 500 euro di multa se si usa l’acqua in questo modo

In questa estate dominata da Anticicloni dai nomi apocalittici c’è una certezza: è crisi idrica. Ecco perché si rischiano anche 500 Euro di multa.

L’emergenza idrica comincia a farsi sentire sul serio. Ogni giorno aumenta la lista dei Comuni che hanno promosso ordinanze per evitare inutili sprechi. Solo in alcune Regioni del Nord Italia, sono già 45, e la lista è destinata a salire.

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Non piove. E la brutta notizia è che non pioverà per molto tempo ancora, stando alle previsioni Meteo. Certo, forse qualche temporale sparso rinfrescherà gli animi, ma solo quelli. I terreni stanno soffrendo, la produzione di frutta è ridotta e in alcuni paesi si stanno verificando razionamenti.

Crisi idrica, ecco i Comuni dove si rischiano 500 Euro di multa

Le Regioni e i Comuni corrono ai ripari. In attesa di decisioni da parte del Governo, ogni realtà territoriale affronta con le sue forze la siccità che avanza. In molte aree non si può più annaffiare i giardini o gli orti che non siano ad uso “commerciale”. Vengono svuotate le fontane, anche le Amministrazioni fanno quello che possono.

Vietato ovviamente lavare le auto e riempire le piscine, anche se hanno l’impianto di ricircolo dell’acqua. Insomma, possiamo usare l’acqua solo per scopi alimentari e igienici.

In Emilia Romagna si è chiesto di ridurre le irrigazioni del 20%, cercando al tempo stesso di non sacrificare i raccolti. Tutti i Comuni di questa Regione hanno invitato i cittadini a non usare l’acqua per altri scopi che non siano quelli necessari. In molte realtà, se si viene sorpresi a innaffiare il giardino, si rischiano multe dai 100 ai 500 Euro.

La stessa ordinanza l’ha emessa il Sindaco di Livorno, in Toscana, dove la siccità e gli incendi stanno mettendo in ginocchio il territorio. Multe fino a 500 Euro per chi viene “pizzicato” a usare l’acqua per scopi non essenziali.

In Lombardia si stanno cercando sistemi alternativi per irrigare le coltivazioni, compreso l’utilizzo delle acque reflue. La situazione, in questa Regione, non era mai stata così critica.

Almeno il 10% dei Comuni in Piemonte ha approvato ordinanze simili, perché le sorgenti stanno registrando una diminuzione dell’acqua dal 50 al 90%.

L’appello vale comunque per tutti gli italiani. In questo periodo di siccità e crisi idrica è meglio non sprecare questa preziosa risorsa. Che è già stata definita “Oro Blu”. E questo termine ci riporta a scenari un po’ preoccupanti. Il buon senso, comunque, farà certamente molto, e qualche piccolo sacrificio lenirà almeno in parte questa nuova emergenza.

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