Una percentuale di invalidità civile compresa tra il 33% e il 73% dà diritto ad interessanti agevolazioni. Scopriamo quali sono.
Siamo pronti per elencare le agevolazioni dedicate agli invalidi civile con disabilità riconosciuta tra il 33% e il 73%.
La Commissione Medica INPS assegna ad ogni richiedente una percentuale di invalidità civile in base alla gravità della patologia. La percentuale permette l’inserimento in una determinata fascia in modo tale da poter ottenere le agevolazioni pertinenti. Nel caso di un range tra il 33% e il 73%, ad esempio, i cittadini potranno ottenere svariate indennità di carattere lavorativo, economico e sanitario. Ecco la lista dei riferimenti.
Nessuna prestazione assistenziale per un’invalidità compresa tra il 33% e il 73% ma diverse agevolazioni fiscali, lavorative e sanitarie. Per ricevere l’assegno di invalidità o l’indennità di accompagnamento, infatti, occorrerà avere una percentuale pari o superiore al 74% e una disabilità totale. Tornando al nostro range di riferimento, i soggetti con percentuale superiore al 67% potrebbero ottenere l’assegno ordinario di invalidità a condizione che soddisfino alcuni requisiti. Parliamo di 5 anni minimo di contributi versati, tre dei quali negli ultimi cinque anni. L’importo dell’assegno dipenderà dai contributi e non potrà superare 4 volte il trattamento minimo.
Le persone con riconoscimento certificato di un’invalidità possono richiedere il contrassegno per invalidi per poter parcheggiare nei posti riservati o richiedere un parcheggio privato davanti alla propria abitazione. Se la percentuale è superiore al 45%, l’invalido civile potrà avvalersi del collocamento mirato per trovare un’occupazione adatta alla propria condizione di disabilità. Basterà procedere con l’iscrizione ad un Centro per l’Impiego.
Superando la percentuale del 65% si potrà ottenere l’esenzione ticket sanitario evitando il pagamento di visite, analisi del sangue, controlli specialistici e risparmiando sull’acquisto dei farmaci legati alla propria patologia. Si possono richiedere anche ausili, protesi e ortesi con un’invalidità superiore al 33%.
Gli invalidi con percentuale superiore al 51% potranno avvalersi di un periodo di riposo lavorativo di massimo 30 giorni all’anno se concesso dal proprio CCNL. Solo chi ha un handicap grave, invece, può richiedere i permessi lavorativi retribuiti per tre giorni al mese o due ore al giorno. Questa agevolazione è concessa anche ai caregiver e ai genitori con un figlio disabile grave maggiore di tre anni.
I lavoratori dipendenti pubblici con invalidità civile superiore a due terzi potranno scegliere la sede di lavoro in base alle proprie condizioni di salute. I soggetti invalidi al 66% o più, poi, potranno essere inseriti nelle quote di riserva con riferimento al collocamento obbligatorio
La lista continua con le agevolazioni fiscali per l’acquisto di un veicolo. Parliamo della detrazione IRPEF del 19% sul prezzo dell’auto con tetto massimo di 18.075,99, dell‘IVA al 4%, dell’esenzione dal pagamento del bollo auto e dell’esonero del versamento dell’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà. Tutte le agevolazioni citate spettano una sola volta nell’arco temporale di quattro anni e possono essere richieste dal titolare di invalidità, dal caregiver che ha fiscalmente a carico il disabile. Valgono per l’acquisto di autovetture, autoveicoli per il trasporto promiscuo, motocarrozzette, autocaravan, motoveicoli per trasporto promiscuo e motoveicoli specifici.
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