Il Governo Draghi ha predisposto l’erogazione di un Bonus di 200 euro per pensionari, disoccupati ed alcune categorie di lavoratori. Chi può presentare domanda?
Il Bonus di 200 euro, a partire dal prossimo luglio, comparirà direttamente in busta paga o nel cedolino pensione, per i lavoratori dipendenti ed i pensionati, e sarà accreditato dall’INPS nei confronti di alcune categorie di soggetti. Altri possibili beneficiari, invece, dovranno presentare apposita domanda, secondo le modalità che verranno rese note nei prossimi giorni.
Non tutti, però, possono beneficiare del Bonus; dunque, è necessario analizzare le ipotesi nelle quali gli aventi diritto devono inoltrare la domanda, per evitare di perderlo.
Il Bonus viene erogato automaticamente (senza necessità di presentazione di alcuna domanda) nelle ipotesi in cui il requisito reddituale è già acquisito dall’INPS e già è attivo un canale per l’accredito. In particolare, si tratta dei seguenti casi:
Il Decreto Aiuti, all’articolo 32, ai fini dell’erogazione del beneficio, ha espressamente previsto l’obbligo di presentazione della domanda in alcuni casi specifici. Nel dettaglio, tale obbligo riguarda:
Per informazioni dettagliate circa le modalità di presentazione della domanda, bisognerà attendere le prossime settimane. Nel frattempo, l’unico caso in cui ci sono informazioni certe riguarda i collaboratori domestici. Il comma 8 dell’articolo 32 del Decreto Aiuti, infatti, precisa che la domanda deve essere presentata presso un CAF.
Per tutti gli altri casi, la legge prevede che il Bonus venga erogato dopo l’invio, da parte dei datori di lavoro, delle posizioni contributive.
È utile ricordare che il trattamento stabilito dal Governo è costituito da un’indennità una tantum, dunque, può essere erogata solo una volta per ogni interessato. Questo significa che, anche i lavoratori con più contratti di lavoro, non potranno ricevere più di 200 euro (e non 200 euro per ogni busta paga). Attualmente, però, la disciplina (articolo 31 del D.L. 50/2022) non specifica quale dei datori di lavoro avrà l’onere di corrispondere il Bonus; dunque, è necessario attendere indicazioni ufficiali.
La stessa regola si applica anche ai pensionati. Anche per i percettori di una pluralità di pensioni, dunque, si tratta di una misura una tantum. In tale ipotesi, però, è il casellario centrale dei pensionati che ha il compito di decidere quale Ente Previdenziale è obbligato a versare l’indennità.
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