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Il frutto nero che costa pochissimo e protegge il cervello dalla demenza, ecco quanto mangiarne

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Interessanti studi hanno dimostrato la correlazione tra cibarsi di un particolare frutto e la protezione del cervello dalla demenza.

Mangiare sano, tanta frutta e verdura, e ridurre gli eccessi è sicuramente un modo per vivere meglio e più a lungo. Ma di solito quando si parla di certi argomenti si pensa che siano modi di dire, usanze antiche o dicerie popolari. Invece uno studio ha dimostrato che il mirtillo nero combatte attivamente la demenza senile e da Alzheimer.

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All’Università di Cincinnati si sono chiesti se con l’avanzare dell’età potesse esserci un metodo naturale per ritardare l’invecchiamento cerebrale. I ricercatori hanno ideato uno studio e l’hanno portato avanti per diverso tempo coinvolgendo persone di mezza età.

Come sappiamo, dai 30 anni in poi il cervello comincia a “invecchiare” fisiologicamente, dopo aver raggiunto il massimo delle “performance”. Il processo è ovviamente lungo, ma inevitabile. Esistono cure farmacologiche, ma vengono usate solamente nei casi più gravi. La Scienza ha dimostrato che prevenire è meglio che curare. Ecco i risultati dello studio, e quanti sono stati gli effetti benefici di un semplice frutto come il mirtillo nero.

Proteggere il cervello dalla demenza mangiando mirtilli, la scoperta

Il team dell’Università di Cincinnati ha preso un campione di persone di mezza età. Più precisamente, un campione di 33 soggetti di età compresa tra 50 e 65 anni. Inoltre, con condizioni di sovrappeso e pre-diabete, con un lieve declino delle capacità mnemoniche a causa dell’invecchiamento fisiologico.

Per 12 settimane, il campione di soggetti è stato diviso in due parti alle quali è stato chiesto di non mangiare assolutamente frutti di bosco. Gli è stata invece somministrata una polvere da sciogliere in un bicchiere d’acqua. La metà dei pazienti ha ricevuto un integratore con l’equivalente nutritivo di mezza tazza di mirtilli neri. L’altra metà, un placebo.

Alla fine dello studio, gli esperti hanno notato effetti concreti positivi in chi aveva assunto la bustina con i mirtilli. I soggetti hanno mostrato miglioramenti cognitivi, e un miglior equilibrio insulinico. Non solo, anche la generale situazione di invecchiamento era come “rallentata”. Ciò è stato confermato da esami su processi cellulari.

Perché il mirtillo nero fa bene al cervello

Sicuramente non è un caso che i soggetti che hanno assunto mirtilli siano risultati in buona salute. Questi frutti sono noti non solo per essere buonissimi ma anche per avere molte sostanze benefiche per l’organismo. Soprattutto gli antociani, dei potentissimi antiossidanti.

Ancora una volta gli studi scientifici dimostrano che l’alimentazione corretta è la prima arma contro lo sviluppo di malattie, dell’invecchiamento precoce e anche contro l’insorgere di tumori. E se anche non fosse così, come non mangiare una bella manciata di mirtilli a colazione?

(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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