I mutui per i giovani under 36 con tasso fisso e erogazione della somma al 100% sono a rischio a causa del salto in avanti dell’inflazione.
L’importante agevolazione per l’acquisto della prima casa potrebbe essere sospesa. La colpa è della crisi economica dovuta alla guerra in Ucraina.
Abbiamo riposto le nostre speranze nel 2022 dopo un 2020 e un 2021 da dimenticare. Un nuovo anno per ricominciare, uscire dalla pandemia, sollevare l’economia e, invece, nulla di tutto questo si sta verificando. Il Covid è ancora tra noi nella variante Omicron e il 24 febbraio è scoppiata la guerra in Ucraina.
Un incubo che viviamo da svegli e dal quale non sappiamo quando ne usciremo. Numerose famiglie italiane si ritrovano, in questo contesto di paura e disagio, ad affrontare rincari di luce, gas, carburante, generi alimentari non riuscendo a supportare tutte le spese. Interviene il governo con l’erogazione di bonus e agevolazioni volti a supportare la popolazione e a dare una parvenza di normalità. E la normalità prevede anche la possibilità per una coppia di acquistare una prima casa in cui vivere insieme.
Rendendosi conto delle enormi difficoltà per i giovani di avere la liquidità necessaria per poter versare un anticipo per acquistare la prima casa, il Governo ha deciso di attivare il Mutuo Under 36. Parliamo della possibilità di ottenere un finanziamento con la copertura del 100% del valore dell’immobile e con il tasso fisso. Un’opportunità imperdibile che, però, potrebbe diventare una mancata possibilità per tanti giovani.
Secondo la Legge che regola l’accesso al Fondo Garanzia Prima casa, infatti, il tasso effettivo globale – detto teg – concesso ai giovani dalle banche deve essere inferiore al tasso effettivo globale medio – detto tegm – che viene stabilito trimestralmente dalla Banca d’Italia. Con l’aumento dell’inflazione dovuto alla guerra in Ucraina, i tassi delle ultime settimane sono aumentati notevolmente e la situazione che si è creata potrebbe contravvenire alle regole di accesso al Fondo.
Gli analisti individuano un tegm dell’1,99% a fine giugno 2022. Dato che il teg è già superiore a tale limite, diverse banche hanno interrotto l’erogazione del Mutuo under 36. Fino ad ora è stato possibile concedere i mutui perché il tasso effettivo globale medio ad oggi in vigore fa riferimento ai tassi dell’ultimo trimestre 2021, quando le condizioni di mercato risultavano essere decisamente migliori.
Nelle ultime settimane, invece, i tassi hanno cominciato a crescere, la soglia da non superare è stata superata e, di conseguenza, la concessione dei mutui al 100% con tasso fisso non è attuabile per tanti istituti di credito. Se i rialzi continueranno nessun ente potrà più concederli. L’unica alternativa per i giovani under 36 è ragionare sulla possibilità di richiedere il 100% con tasso variabile dato che gli indici sono molto più bassi. Il rischio, però, di una rapida risalita è sempre alto e, di conseguenza, la tipologia di finanziamento in questione dovrà essere valutata molto attentamente.
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