Disoccupazione, con le nuove leggi in vigore aumenta la cifra mensile che può essere messa a disposizione dal governo per chi si ritrova senza lavoro. Vediamo nel dettaglio.
Non tutti i contribuenti sono a conoscenza di questo fatto, ma le leggi italiane attualmente in vigore, consentono di poter accumulare diversi aiuti economici erogati dallo stato verso chi vive in condizioni di disagio economico.
E questo significa che a determinate condizioni, lo stesso soggetto può trovarsi a percepire sia il reddito di cittadinanza che l’indennità di disoccupazione Naspi, e altri assegno sicali stanziati dal governo. Questi aiuti economici sono anche cumulabili con il nuovo assegno unico per i figli che è stato introdotto dal governo Draghi a partire da quest’anno.
Una misura che può essere richiesta dai nuclei familiari, a patto che il loro reddito Isee risulti inferiore alla cifra di quindicimila euro annui. L’assegno unico per i figli prevede un’erogazione di importo fisso che si attesta in media sui 175 euro, per un massimo di due figli. A questo dunque si possono anche dei supporti economici per chi si è ritrovato disoccupato, che possono partire dalla cifra minima di 780 euro per una singola persona, fino a 1.300 euro per famiglia.
Un altro aspetto che i cittadini conoscono poco, è che coloro che sono senza lavoro ma percepiscono l’assegno sociale e sono già fruitori della Naspi, possono comunque presentare richiesta per vedersi assegnato anche il reddito di cittadinanza. L’importo massimo in questo caso che si può ottenere è pari alla cifra di 780 euro al mese.
Stesso discorso anche per l’assegno unico che per chi è già percettore del reddito arriverà oltretutto, senza che vi sia il bisogno di presentare specifica domanda allo stato. Per accedere all’Rdc infatti, uno dei requisiti è quello di non avere un Isee che superi quota 9.360 euro. E questo comporta in automatico che i percettori sono tutti idonei anche per l’assegno unico per i figli.
Anzi, in questo caso la soglia richiesta per il reddito è più alta, in quanto si attesta a 15 mila euro massimo nell’Isee per nucleo familiare. E questo significa che una persona che ha accesso ad entrambe le misure assistenziali, può arrivare a recepire dallo stato una cifra mensile che può arrivare a circa 1.100 euro. Questo numero nasce dalla somma tra i 780 euro derivanti dalla disoccupazione o dal reddito di cittadinanza, a cui vanno aggiunti 175 euro mensili che arrivano dall’assegno unico.
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