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Nuovo esame permette di prevedere il “male” fatale anche 5 anni prima

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Un nuovo esame, risultato di studi molto avanzati, permetterebbe secondo gli esperti di prevedere con molto anticipo il verificarsi di un evento mortale. Anche 5 anni prima.

La scienza compie grandi passi in avanti. In un recente articolo abbiamo parlato di come, grazie ad un impianto al cervello, un uomo completamente paralizzato è tornato a parlare. Oggi riportiamo una novità che potrà offrire ulteriori chance a tutti noi. Si tratta di un innovativo esame che prevede l’insorgere di un infarto anche fino a 5 anni prima. Ecco come.

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In tutto il mondo la mortalità da infarto è incredibilmente alta. L’evento, che non sempre si riesce a prendere in tempo, può derivare da tante cause. Certamente disfunzioni congenite, ma anche infiammazioni, abusi di sostanze, e un insieme di fattori unito ad una vita poco sana alzano ulteriormente le probabilità di essere colpiti da questo evento. Si stima che solamente in Italia, almeno 200 mila persone all’anno muoiano a causa di infarto.

Ecco che esistono molti modi per prevenire non solo questo estremo evento ma anche tante patologie correlate. Tra di esse spicca l’aterosclerosi, più comunemente conosciuta come arteriosclerosi. I livelli eccessivi di ostruzione delle arterie portano notoriamente al verificarsi di trombosi e infarti. Per prevenirli, come si evince dalle chiare istruzioni presenti sul sito del Centro di Ricerca Humanitas, “è importante condurre uno stile di vita salutare caratterizzato da un’alimentazione sana, equilibrata e povera di grassi di origine animale e un’attività fisica adeguata. È inoltre fondamentale non fumare e limitare il consumo di alcolici.” Ma si può fare ancora di più, e questo grazie all‘innovativo sistema che hanno ideato gli scienziati.

Nuovo esame, ecco come scoprire fino a 5 anni prima se verrà un infarto

Attualmente, in caso di rischio di malattie cardiocircolatorie e quindi anche di infarto, il medico può stilare un piano di cura per il suo paziente. Se dieta sana e movimento non bastano, esistono dei farmaci che abbassano la pressione sanguigna, che regolano la progressione dell’arteriosclerosi o la formazione di trombi.

Per monitorare la situazione, vi sono esami specifici da fare come ad esempio l’angio-Tc o l’ecodoppler. Ma a questi già efficaci strumenti potremo aggiungerne uno nuovo e altamente innovativo.

Recentemente, sulla rivista scientifica Lancet Digital Health, è stato pubblicato uno studio secondo il quale la previsione di eventi come un infarto sarà ancora più facile. È stato ideato uno strumento in grado di individuare le placche nelle arterie e stabilirne più esattamente le caratteristiche. In questo modo si va subito a capire se il soggetto è a rischio infarto. Con una previsione che si estende anche fino a 5 anni.

Non solo, grazie a questo strumento l’analisi sarebbe anche molto più veloce, solamente pochi minuti, e quindi ancora meno “invasiva” rispetto ai metodi odierni. Siamo solo all’inizio e tutto ciò che è stato scoperto finora sarà oggetto di aggiornamenti e aggiustamenti, ma si tratta di un altro grandissimo passo in avanti che permetterà di salvare ancora più vite.

(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)

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