Meno tasse per i pensionati col cambio residenza, un’ottima possibilità

Diminuzione delle tasse per i pensionati che si trasferiscono in determinati luoghi italiani. In cosa consiste lo sconto.

Si tratta del cosiddetto modello Portogallo e sarà applicato anche in Italia.Il Parlamento sta discutendo per l’approvazione di un’agevolazione fiscale rivolta ai pensionati residenti all’estero che decidono di andare a vivere in posti terremotati.

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La misura è stata già approvata in Senato e, dunque, si attende il voto della Camera. Ma in cosa consiste tale sgravio fiscale?

Riduzione delle tasse per i pensionati che tornano in Italia

Il decreto Sostegni ter del 2022 ha proposto un beneficio fiscale, consistente in un’aliquota del 7% sulle pensioni. La misura è rivolta a tutti i pensionati residenti all’estero che decidono di ritornare a vivere in Italia e spostarsi in un Comune terremotato. Il progetto si ispira al modello portoghese, utilizzato per attrarre gli stranieri.

Il decreto ha già ricevuto l’approvazione da parte del Senato ed, ora, si spera in una risposta positiva anche dalla Camera; se così fosse, sarà legge entro il 28 marzo. L’obiettivo è quello di riportare in Italia i pensionati, che spesso si trasferiscono in altri Paesi a causa dell’eccessiva tassazione.

Nel dettaglio, la misura prevede degli sconti fiscali in caso di trasferimento nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009, 2016 e 2017. Questa opportunità, tuttavia, era già contemplata per i territori del Sud (Campani, Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria, Basilicata, Abruzzo e Molise), nei Comuni con una popolazione non superiore ai 20mila abitanti.

Ulteriori misure per promuovere il Sud Italia

La nuova proposta contenuta del decreto Sostegni è una vera e propria innovazione. Già in precedenza, tuttavia, erano stati varati progetti per incoraggiare il ritorno di chi aveva deciso di stanziarsi all’estero. Ad esempio, la legge di Bilancio del 2019 aveva introdotto un regime opzionale per le persone fisiche che avessero redditi da pensione e assegni erogati da soggetti esteri. La finalità era proprio quella di spingere i pensionati a trasferire la loro residenza in un Comune del Mezzogiorno, con una popolazione non superiore ai 20mila abitanti.

Oltre a questo incentivo, ne è stato avanzato un altro, con lo scopo di attrarre gli stranieri nel nostro Paese. A tal fine, verranno rilasciati permessi di soggiorno automatici, per i cittadini extracomunitari che decidono di venire in Italia per lavorare in smart working.

Cosa prevede il decreto Sostegni ter

Rispetto alla disciplina del 2019, l’ultimo decreto Sostegni ha esteso il vantaggio di usufruire della tassazione agevolata ai pensioni residenti all’estero che ritorneranno in Italia. Ad essa, infatti, avranno diritto coloro che opteranno per il trasferimento presso una delle zone interessate dai terremoti dell’Aquila, del Lazio , delle Marche e dell’Umbria, del 6 aprile 2009, del 26 e 30 ottobre 2016 e del 18 gennaio 2017.

In tal caso, dunque, tutti i pensionati che percepiscono redditi (di qualsiasi tipo) da una fonte estera o prodotti all’estero, avranno diritto ad un’imposta aggiuntiva con aliquota del 7%.

Il requisito del trasferimento della residenza: cosa significa?

Il presupposto fondamentale prescritto dal decreto, dunque, è il trasferimento della residenza. Secondo il Tuir (il Testo unico delle imposte sui redditi), i residenti sono gli individui che, per la maggior parte del periodo di imposta, sono registrati negli anagrafi della popolazione residente. Possono anche avere, semplicemente, il domicilio o la residenza nello Stato italiano.

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