Monete, quella da 2 euro le batte tutte! Cercatela, vale uno stipendio

Moneta tra le più rappresentative dell’attuale conio. Un taglio quasi perfetto che piace e convince ad ogni occasione.

Tra tagli, forme e dimensioni delle monete che in genere siamo abituati ad incontrare quotidianamente ce n’è una che su tutte colpisce per una serie di indubbie qualità, di indiscutibili fattori. Stiamo parlano della moneta da 2 euro, una delle più riuscite per forma e semplice vista forse, tra tutte le monete coniate nel nostro periodo di recente ma anche in passato. Ci troviamo di fronte ad un vero e proprio capolavoro, per concezione e prestigio.

Monete lire
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Tagli che hanno fatto storia e che ancora oggi riescono a colpire più che mai appassionati e collezionisti di ogni parte del mondo. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria moneta sacra per certi versi, quella alla quale tutti i paesi hanno affidato celebrazioni di eventi o personaggi storici. L’esemplare che più di tutti va a rimarcare l’identità di ogni singolo paese europeo, trattandosi di moneta unica. Ci troviamo quindi nella posizione di raccontare oggi una breve parentesi di una delle più amate figlie della Zecca europeo, la moneta da 2 euro.

Abbiamo visto, cosi come sottolineato precedentemente come questa moneta sin dalla sua nascita, chiaramente avvenuta nel 2002 con l’ingresso ufficiale dell’euro nella vita d’ogni giorno dei cittadini europei, abbia in qualche modo catturato più di tutte le altre l’attenzione e la curiosità dei cittadini, al di la dell’essere o meno collezionisti. Non è rare ad esempio trovare semplici appassionati di monete da 2 euro, che collezionano di volta in volta impressi sull’esemplare o l’evento storico narrato. Parliamo di qualcosa che insomma è entrato nei cuori e nelle teste degli abitanti del nostro grande paese europeo, una grandissima novità per certi versi.

Monete, quella da 2 euro e l’illustre protagonista: il suo valore non è certo una novità assoluta

Moneta 2 euro Giuseppe Verdi
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Nel nostro paese uno degli esempi che più di tutti spesso colpisce gli esperti e non solo è quello riguardante la moneta raffigurante il grandissimo compositore Giuseppe Verdi. Stiamo parlando di uno degli italiani più famosi al mondo. Profilo di elevatissimo livello al quale in passato è stata “dedicata” anche una banconota della vecchia lira. Facciamo chiaramente riferimento del mitico taglio da 1000. Il volto di Giuseppe Verdi associato ad uno degli esemplari dell’attuale moneta unica è un’idea che si concretizza nel 2013.

L’occasione è la commemorazione dei 200 anni dalla nascita del grande compositore. A quel punto, quindi, si decide di dedicare all’artista per l’appunto una moneta dal taglio di 2 euro. Il verso della moneta più in vista è quindi decorato con la sua immagine ed in basso gli anni 1813-2013 oltre chiaramente al simbolo della Repubblica Italiana. In ogni caso facciamo riferimento ad una moneta per la quale sono stati coniati 10milioni di esemplari, quindi non proprio qualcosa di popolare. Eppure negli anni il valore di questo particolarissimo oggetto è lievitato in maniera assoluta.

Il valore negli anni

Nei primi anni dal suo conio si parlava di una valutazione molto vicina ai 3,50, quindi di poco sopra il valore nominale della moneta stessa. Negli anni poi questo valore è aumentato a dismisura. Complice evidentemente la promozione in un certo senso del web abbiamo assistito ad una vera e propria esplosione di questo particolarissimo esempio di rappresentazione numismatica. Ad oggi, senza alcun dubbio considerando le buone condizioni di conservazione possiamo arrivare con estrema tranquillità ad una valutazione vicina ai 1000 euro. Ci troviamo di fronte quindi ad un piccolo gioiello, che di certo riuscirebbe a ben figurare in qualsiasi collezione.

Gli appassionati di tutto il mondo sono pronti quindi a mettere in campo tutte le proprie risorse, non solo economiche per portarsi a casa questo meraviglioso esemplare, tutto rigorosamente italiano. Il mondo del collezionismo spetto vive dei veri e propri momenti magici. Quello che viviamo è di sicuro uno di quelli. Milioni e milioni di collezionisti in ogni parte del mondo e quella voglia mai domata di raccogliere, catalogare, classificare un numero enorme di piccoli e preziosi tesori.

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