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La guerra nucleare fa paura al mondo: in Italia è caccia allo iodio

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Pochi giorni per rovesciare le sorti di un continente che usciva quasi fieri dalla pandemia. Una manciata di ore e tutto è crollato di colpo.

E ‘bastato davvero niente al conflitto a chi l’ha voluto a chi l’ha immaginato per seminare panico e paura in un intero continente. Niente a confronto di quello che in questo momento vive il popolo ucraino, questo è fuori discussione, ma in molte zone d’Europa la preoccupazione cresce di giorni in giorno, la psicosi nucleare torna a minacciare milioni e milioni di cittadini, gli ultimi giorni di combattimenti hanno fortemente alimentato la condizione.

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La situazione già fortemente condizionata dal rischio nucleare innescabile dallo scontro tra le superpotenze che compongono lo scacchiere occidentale e mondiale è stata messa a dura prova dagli scontri degli ultimi giorni. La battaglia intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, tra l’altro la più grande d’Europa ha fatto letteralmente compiere un salto all’indietro di quasi quarant’anni. La centrale nucleare di Chernobyl, sembra in Ucraina danneggiata da un terribile incidente con relativa fuoriuscita di materiale radioattivo.

Morti in quei giorni, era il 1986 ed a distanza di anni, malattie, città abbandonate, una regione, parte importante della stessa Ucraina di fatto danneggiata per sempre. Ora quel rischio sembra essere ritornata. La nube radioattiva che nel 1986 arrivò fino al nostro paese potrebbe tornare a far visita, questo è quanto si teme. La situazione che precipita e sfugge di mano ai potenti in campo. L’Europa interna sull’orlo di un precipizio. Migliaia di cittadini terrorizzati in Europa, ma le stime sono chiaramente approssimative.

La guerra nucleare fa paura al mondo: le scorte di iodio verificate dalla Protezione civile

Gli eventuali effetti all’esposizione radioattiva possono essere in qualche modo rallentati, depotenziati con la somministrazione di iodio, generalmente in pillole. La richiesta di iodio è in effetti cresciuta a dismisura negli ultimi giorni tanto che Protezione civile e Ministero della salute hanno dovuto correre ai ripari andando a verificare effettivamente l’ammontare delle scorte a disposizione nel nostro paese. Chiaramente gli esperti sconsigliano ai cittadini di autosomministrarsi senza alcuna regola le pillole in questione, “dosi opportune e non come preventivo in assenza di radioattività”, cosi come indicato dal medico esperto in igiene pubblica Sebastiano Venturi.

L’esempio di Chernobyl. Quanto accaduto li, in quegli anni può servire come esempio. L’indicazione che riguarda l’atteggiamento da prendere nel caso di una forte esposizione a materiale radioattivo. Parliamo di un sale di iodio instabile, quindi non radioattivo capace di bloccare alla tiroide l’assorbimento di iodio radioattivo. ll Piano nazionale delle misure protettive contro le emergenze radiologiche, stilato nel 2010 prevede infatti la iodioprofilassi. Lo stesso documento riferendosi al trattamento specifico chiarisce: “efficace misura di intervento per la protezione della tiroide, purché venga attuata tempestivamente (da alcune ore fino ad un giorno prima dell’esposizione o al massimo entro le prime 6-8 ore dall’inizio dell’esposizione)».

Si raccomandano osi da 10 mSv per la fascia 0-18 anni, donne in gravidanza e in allattamento e da 100 mSv per gli adulti. E’ consuetudine nei paesi in cui sono presenti centrali nucleari distribuire scorte di iodio agli abitanti dei dintorni degli stessi impianti nucleari. Intanto in Italia si muovono le prime regioni in tal senso. In Friuli Venezia Giulia il vicepresidente di regione Riccardo Riccardi sottolinea: “Non c’è nessun allarme, facciamo questo atto di ricognizione che è un atto di corretta amministrazione per capire quali sono gli strumenti, in particolare lo iodio, che sono presenti in Regione“.

La situazione sembra essere al momento sotto controllo. Nessun rischio concreto pare sia ipotizzabile al momento per la popolazione. Ucraini ed europei tutti al momento possono stare tranquilli. La minaccia nucleare non è reale, quella della guerra, dei cannoni, purtroppo in Ucraina si. La guerra continua purtroppo, sperando possa cessare il prima possibile. La tensione è tanta ed i prossimi giorni saranno sicuramente decisivi.

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