Dal mese di gennaio cambieranno le soglie ISEE per l’Assegno Unico e verranno rivalutati gli importi. Ecco chi prenderà di più.
L’Assegno Unico e Universale per figli a carico è il sussidio economico che viene accreditato mensilmente dall’INPS a tutti i nuclei familiari in cui ci sono figli minorenni a carico o figli fino a 21 anni di età, a condizione che frequentino un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea, che svolgano un tirocinio o un lavoro per il quale percepiscono un reddito inferiore a 8 mila euro annui, che siano disoccupati e iscritti presso i servizi pubblici per l’impiego o che svolgano il Servizio Civile Universale.
Per i nuovi nati, la prestazione spetta a partire dal settimo mese di gravidanza, mentre per i figli disabili non sono previsti limiti di età. Dal prossimo gennaio, ci sarà una modifica delle somme riconosciute, per effetto della rivalutazione secondo il tasso di inflazione registrato dall’ISTAT. Ci saranno, di conseguenza, anche nuove soglie ISEE da rispettare per poter ottenere le somme più elevate. Come cambia la prestazione?
L’Assegno Unico e Universale viene riconosciuto a tutte le famiglie con figli, a prescindere dal rispetto di determinati requisiti reddituali. L’ammontare erogato, tuttavia, non è uguale per tutti, ma varia da un minimo a un massimo, a seconda dell’ISEE.
Per effetto della rivalutazione, che dovrebbe essere compresa tra un’aliquota del 6% e una del 7%, la somma massima ottenibile dal 2026 sarò di 204,40 euro (invece che degli attuali 201 euro), mentre quella minima ammonterà a 58,50 euro (rispetto agli attuali 57,50 euro). L’adeguamento sarà automatico, dunque i beneficiari non dovranno inviare alcuna richiesta all’INPS.
Anche le soglie ISEE saranno modificate. Il livello minimo sarà di 17.520 euro (contro gli attuali 17.090 euro), mentre con ISEE tra 21.700 e 21.800 euro spetteranno 182,8 euro a figlio (contro i 179,7 euro del 2025) e con ISEE tra 26.100 e 26.300 euro si riceveranno 160,6 euro al mese (invece che 157,90 euro).
Il meccanismo di rivalutazione si applicherà anche alle maggiorazioni dell’Assegno Unico. Nel dettaglio, ai nuclei con figli non autosufficienti saranno riconosciuti 122,70 euro al mese, per i figli affetti da disabilità grave l’ammontare passerà da 109,10 a 111 euro e, infine, quelli con disabilità media avranno diritto a un importo aggiuntivo di 99,40 euro (invece degli attuali 97,70 euro).
La rivalutazione interesserà anche le maggiorazioni riconosciute alle famiglie numerose (con più di tre figli), alle madri che hanno meno di 21 anni di età, ai nuclei formati da un unico genitore lavoratore in cui l’altro è deceduto.
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