Possono ancora essere richiesti i bonus edilizi per sostituire le vecchie caldaie a gas con impianti più moderni. Ecco i requisiti.
Per il 2025 e il 2026 sono stati confermati alcuni dei principali bonus edilizi. Uno degli obiettivi delle agevolazioni fiscali è la possibilità di incrementare l’efficienza energetica degli edifici, sostituendo le vecchie caldaie a gas con impianti nuovi e meno inquinanti.
Ma è possibile accedere ai benefici anche per l’installazione di una nuova caldaia ibrida, nell’ambito di lavori di ristrutturazione dell’abitazione principale? Vediamo quali sono i requisiti richiesti per non perdere i vantaggi economici.
La Legge di Bilancio 2025 ha prolungato la validità dell’Ecobonus e del Bonus ristrutturazione, ossia le agevolazioni che consentono di sostituire una vecchia caldaia con un nuovo impianto di riscaldamento. Ha, però, previsto delle importanti limitazioni.
In ottemperanza alla Direttiva UE 2024/1275 (la cd. Direttiva “Case Green”), è stata sancita l’impossibilità di chiedere i bonus edilizi per coprire le spese di sostituzione degli impianti di climatizzazione con caldaie che sono alimentate esclusivamente con combustibili fossili, al fine di contrastare il cambiamento climatico.
Tale disposizione, tuttavia, non si applica per le caldaie ibride. Questa tipologia di impianti, dunque, potrà ancora essere installata in maniera agevolata. In ogni caso, per avere la certezza sulle caratteristiche che devono possedere gli impianti ibridi, è opportuno verificare quanto indicato nel paragrafo 2.1 della Circolare n. 8 del 2025 dell’Agenzia delle Entrate.
Ma quali sono le agevolazioni che possono essere richieste per sostituire le vecchie caldaie a gas? Attualmente, è possibile accedere sia al Bonus ristrutturazione sia all’Ecobonus. Entrambi i benefici permettono di usufruire della detrazione al 50% sulle spese effettuate per l’abitazione principale e del 36% per le seconde case. Dal 2026, invece, l’aliquota scenderà al 36% per le prime case e al 30% per le seconde case.
Il Bonus ristrutturazione è diretto principalmente a sostenere i costi per i lavori di recupero del patrimonio edilizio. Per tale motivo, è essenziale che l’installazione della nuova caldaia ibrida rientri nell’ambito di interventi di manutenzione straordinaria. Solo per le parti comuni condominiali sono detraibili anche i lavori di manutenzione ordinaria. La detrazione, inoltre, spetta entro un limite massimo di spesa di 36 mila euro per unità immobiliare.
L’Ecobonus è finalizzato esclusivamente al miglioramento dell’efficienza energetica. Le spese coperte dall’agevolazione sono quelle relative a caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A, a impianti dotati di pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia e a scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.
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