Si intensificano i controlli fiscali per smascherare i furbetti del Superbonus. In arrivo lettere di compliance per accertare le irregolarità.
Continuano i controlli da parte del Fisco per stanare eventuali irregolarità relative alla fruizione del Superbonus, l’agevolazione concessa per la riqualificazione energetica e sismica degli edifici. Le ultime operazioni sono dirette a verificare la rendita catastale degli immobili, per confrontarla con la somma spesa per la ristrutturazione.
Nel caso in cui, infatti, il denaro utilizzato dovesse essere superiore alla rendita stessa, potrebbero esserci state delle irregolarità. Gli interessati sarebbero circa 12 mila, a cui verranno a breve inviate delle lettere di compliance. Ma cosa rischiano i furbetti?
I nuovi accertamenti colpiranno gli immobili caratterizzati da una rendita catastale sproporzionata rispetto ai crediti d’imposta ceduti tramite il Superbonus. Ai sensi dell’art. 1, comma 86 della Legge di Bilancio 2024, infatti, i contribuenti che hanno beneficiato di una riqualificazione degli edifici e di un conseguente aumento del valore e della classe energetica dovevano necessariamente aggiornare i dati catastali.
La conseguenza dell’aggiornamento è l’aumento del valore fiscale degli edifici, su cui vengono determinate le principali imposte, come l’IMU, l’imposta di registro e le imposte di successione e donazione. Chi non ha adempiuto, riceverà una lettera di compliance, ossia un invito a regolarizzare la propria posizione. Chi è convinto di non dover procedere con l’adeguamento, dovrà dimostrare all’Agenzia delle Entrate il motivo della non necessità di modifica della rendita catastale. Chi ignorerà la lettera sarà soggetto a pesanti sanzioni.
Al momento, però, l’Agenzia delle Entrate non ha pubblicato comunicazioni contenenti i parametri e gli elementi per evidenziare in maniera certa i casi di arricchimento del valore immobiliare non seguiti dalla modifica catastale. La mancanza di un limite specificato potrebbe essere pericolosa perché renderebbe eccessiva la discrezionalità del Fisco nell’analisi delle singole situazioni.
Ma le attività di accertamento del Fisco non si fermeranno, perché, entro la fine del 2026, si prevede l’invio di altre 20 mila lettere di compliance, mentre nel 2027 i soggetti coinvolti saranno ben 25 mila. In totale, tra il 2025 e il 2027, 60 mila contribuenti che hanno beneficiato dei bonus edilizi saranno controllati. La portata dell’operazione mostra un dato rilevante: la mancata modifica catastale legata al Superbonus è un fenomeno, purtroppo, molto diffuso e ha provocato una pesante evasione ai danni dell’erario. Il Fisco, ovviamente, mira a recuperare le somme perse e a punire coloro che hanno approfittato dell’indebito vantaggio.
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