Il bonus nido è uno degli aiuti più preziosi per le famiglie con bambini piccoli. Da oggi ottenerlo è ancora più facile. Vediamo cosa è cambiato.
In un contesto in cui le nascite sono ai minimi storici e chi fa figli, di solito, non ne più di uno, i sostegni alle famiglie sono preziosi più che mai. In questo quadro s’inserisce uno dei bonus più amati dalle coppie con bambini: il bonus nido. Questo sussidio si rivolge ai nuclei familiari in cui sono presenti bambini che non hanno ancora compiuto i 3 anni di età.
E’ possibile fruirne a prescindere dall’Isee ma, presentando l’Isee, si ha la possibilità di ottenere un importo più elevato. Inoltre, a differenza di quanto molti pensano, il bonus nido può essere fruito non solo per i bambini che frequentano gli istituti pubblici ma anche per quelli iscritti ai nidi privati e per quelli che, per ragioni di salute, devono ricevere assistenza domiciliare.
Si tratta di un aiuto importante per tante giovani coppie che, diversamente, solo con i loro stipendi, non riuscirebbero ad arrivare alla fine del mese se non a costo di sacrificare gran parte dello stipendio di uno dei due. Da quest’anno è stata introdotta una bella novità: da ora in poi ottenere il bonus nido sarà ancora più semplice. Nel prossimo paragrafo vediamo, dettagliatamente, cosa occorre fare per compilare la domanda.
Il bonus nido, da quest’anno, cambia volto: la nuova circolare dell’Inps ha fatto tirare un bel sospiro di sollievo a tante coppie di genitori. Non solo sarà più semplice fare domanda ma verrà estesa in misura significativa la platea dei beneficiari.
Come ha informato l’Inps attraverso la circolare 123 del 5 settembre 2025, da quest’anno cambieranno molte cose riguardo al bonus nido. I cambiamenti sono stati introdotti dal D.L 95 del 30 giugno 2025 e mirano a rendere più agevole la fruizione di questo aiuto anche per tutte quelle famiglie i cui bambini, per mancanza di posti, sono stati esclusi dagli asili nido tradizionali.
Pertanto, d’ora in poi, il bonus potrà essere fruito anche se il bambino o la bambina frequentano micronidi, sezioni primavera – rivolti a bambini tra i 24 e i 36 mesi – spazio giochi integrativi e servizi educativi domiciliari. Questo vuol dire che molte famiglie precedentemente escluse dal beneficio, ora potranno, invece, fruirne. Ma non è questa l’unica novità importante. Infatti, a partire dall’1 gennaio 2026, anche fare domanda diventerà più agevole: la domanda andrà fatta una sola volta e, se accettata, avrà validità fino al mese di agosto in cui il bimbo o la bimba compiranno 3 anni.
Non sarà più necessario ripetere la procedura ogni anno. Come sempre si potrà chiedere il rimborso fino ad un massimo di 11 mensilità allegando il documento che attesti il pagamento di almeno una retta. Per i bambini che frequentano i nidi pubblici dove il pagamento avviene a posteriori, sarà sufficiente allegare l’attestazione d’iscrizione o l’inserimento in graduatoria. Nel caso di bambini impossibilitati a frequentare il nido per ragioni di salute, infine, occorrerà allegare il certificato del pediatra.
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