Il rendimento cedolare del BTP 2067 promette guadagni interessanti ai risparmiatori che intendono investire.
Ci sono delle occasioni che non bisognerebbe lasciarsi scappare da sotto il naso, soprattutto se promettono interessanti guadagni. Nessuna speculazione con alto rischio di perdita del capitale, il riferimento è al BTP 1° marzo 2067 con rendimento elevato.
I Buoni del Tesoro Poliennali continuano ad interessare gli italiani propensi ad un investimento in sicurezza. Per contrastare l’inflazione e la perdita del potere d’acquisto dei soldi è diventato necessario investire i risparmi che non si hanno intenzione di usare a breve. C’è chi lo fa riducendo il rischio allo zero con i Buoni Fruttiferi Postali, chi sceglie i conti deposito e chi si butta a capofitto nel trading online pensando che sia un gioco invece è vera speculazione.
Volendo agire cautamente ma ottenendo rendimenti superiori ai BFP si possono scegliere i Buoni del Tesoro Poliennali, titoli di debito a medio-lungo termine chiamati anche obbligazioni. Non si tratta di strumenti completamente privi di rischio ma un bravo consulente finanziario saprà valutare se i BTP sono prodotti adatti alle vostre esigenze e aiutarvi a scegliere quello più sicuro.
Il BTP 1° marzo 2067 con ISIN IT0005217390 ha un rendimento cedolare molto interessante. La prima emissione risale a settembre 2016, nel 2021 la sua quotazione raggiunse l’apice proprio quando i rendimenti di mercato erano molto bassi. Parliamo di un lotto di 1.000 euro acquistabile a quel tempo a circa 1.350 euro ossia con un sovrapprezzo del 35%. Oggi, invece, si acquista per 700 euro ossia con uno sconto del 30%.
Significa che chi entra ora sul mercato potrà accaparrarsi un titolo redditizio. Il rendimento lordo è del 4,40%, la cedola è del 2,80% ossia 28 euro lordi l’anno per 1.000 euro. Questi 28 euro vanno rapportati ai 700 euro pagati grazie al citato sconto incidendo per il 4%. Di conseguenza al netto dell’imposta sugli interessi ecco che si arriva al 3,50% di rendimento annuale del BTP 2067 fino alla scadenza. Poi genererà una plusvalenza del 43% ottenuta rapportando lo sconto del 30% all’esborso del 70% del valore nominale. Plusvalenza da spalmare per tutti gli anni dell’investimento.
Molto allettante il BTP 2067 ma prima di investire bisogna essere consapevoli che il bond ha una durata elevata che espone l’investitore ad un alto rischio volatilità dei prezzi al variare del rendimento. Proprio per questo, però, pure i guadagni sono potenzialmente elevati. In caso di scesa brusca dei rendimenti, infatti, la rivalutazione del bond sarebbe in doppia cifra. Questa è una speculazione e se anche non dovesse avere l’esito sperato nel frattempo si sarebbe ottenuto un flusso di reddito interessante. Il BTP 2067, dunque, è da valutare così come altri prodotti accattivanti – vedi il BTP a 30 anni con rendimento del 4% netto.
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