Stanchi di lavorare e si pensa alla pensione, ma è possibile realmente anticipare la pensione prima dei 67 anni? In quest’articolo analizzeremo le misure possibili per lasciare in anticipo il lavoro.
In merito, un Lettore ci chiede: “Sono nato nel 1960 e ho 30 anni di contributi, ho iniziato a lavorare tardi, solo che sono molto stanco e vorrei andare in pensione, come posso fare?”
Il nostro sistema previdenziale italiano, è complesso e articolato, esistono molte forme pensionistiche nei vari anni modificate. Analizziamo nel dettaglio quali misure prevedono la pensione anticipata per i nati nel 1960 e con 30 anni di contributi.
Chi ha 65 anni e ha iniziato a lavorare successivamente al 31 dicembre 1995, può accedere alla pensione contributiva con almeno venti anni di contributi. Uno dei requisiti stringenti di questa misura, è l’importo dell’assegno pensionistico che deve essere pari ad almeno tre volte l’assegno sociale.
Esiste una riduzione per le lavoratrici con figli, in presenza di un figlio, il requisito si riduce di 2,8 volte l’assegno sociale. In presenza di due o più figli, l’importo dell’assegno si riduce a 2,6 volte l’assegno sociale.
Esiste anche la RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata), consiste in una rendita mensile fino al raggiungimento della pensione, per coloro che hanno versato contributi nel fondo pensione. Alla RITA si accede con 5 anni prima dell’età pensionabile (67 anni) e un minimo di 20 anni di contributi.
Oltre a queste misure, esiste la pensione per invalidità, è destinata a coloro che hanno una riduzione della capacità lavorativa. I requisti richiesti sono l’80 di invalidità specifica (legata alla professione) e un minimo di venti anni di contributi. L’età anagrafica richiesta è 56 anni per le donne e 61 anni per gli uomini.
Infine, è possibile accedere all’APE Sociale con 30 anni di contributi e un’età di 63 anni e 5 mesi. Questa misura non è per tutti, è destinata a quattro categorie di lavoratori: caregiver, disoccupati, invalidi e lavori gravosi/usuranti. L’APE Sociale scade il 31 dicembre 2024 e se non sarà rinnovata nella prossima legge di Bilancio, termina il suo ciclo. Nel 2025 è ancora possibile presentare domanda tardiva entro il 30 novembre, il suo esito sarà collegato ai fondi disponibili.
Queste sono alcune misure che possono essere considerate per anticipare la pensione per chi è nato nel 1960 e ha maturato un minimo di 30 anni di contributi.
Consigliamo al nostro Lettore di rivolgersi a un Patronato per analizzare la sua situazione contributiva e verificare se può accedere a qualche misura pensionistica, anche valutando l’importo dell’assegno.
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