Cresce il fenomeno dei cosmetici contraffatti venduti su marketplace e social, con gravi rischi per la salute.
La diffusione dei marketplace online e dei social commerce ha rivoluzionato le abitudini d’acquisto, rendendo più facile e veloce reperire qualsiasi tipo di prodotto, anche nel settore beauty. Piattaforme come Amazon, TikTok Shop e Vinted sono diventate punti di riferimento per chi cerca cosmetici, spesso attratto da offerte molto convenienti. Tuttavia, dietro questa apparente accessibilità si cela un fenomeno preoccupante: la crescita esponenziale del commercio di cosmetici contraffatti.
Un’indagine dell’organizzazione britannica per la tutela dei consumatori “Which?” ha rilevato che oltre il 65% dei prodotti acquistati da venditori terzi su queste piattaforme si è rivelato falso. I marchi più colpiti includono nomi prestigiosi come Charlotte Tilbury, MAC, The Ordinary, La Roche-Posay e Maybelline, con imitazioni talmente ben realizzate da trarre in inganno anche i consumatori più attenti.
Sui marketplace come TikTok Shop, Amazon Marketplace e Vinted, non esiste un controllo capillare sui prodotti venduti da rivenditori terzi o privati. Il compito di individuare un articolo potenzialmente contraffatto ricade spesso sull’acquirente. Esistono però alcuni segnali che possono aiutare a evitare rischi.
Uno dei primi elementi da considerare è il prezzo: se troppo basso rispetto a quello ufficiale, potrebbe trattarsi di un falso. Anche l’etichetta va analizzata con attenzione: deve riportare il numero di serie, il codice a barre coerente con il paese di produzione, l’elenco degli ingredienti (INCI), le avvertenze e i dati del produttore. Il packaging originale è di norma più curato e preciso nei dettagli rispetto a una copia.
Ulteriori precauzioni utili includono la verifica delle recensioni del venditore, l’esame delle immagini reali, e la richiesta – dove possibile – di una ricevuta fiscale o di un certificato di autenticità. È importante anche diffidare degli account appena creati o poco trasparenti.
I cosmetici falsi non sono solo un danno economico: molti di essi sono prodotti senza rispettare le normative chimiche previste dai regolamenti europei REACH e CLP. Questo significa che possono contenere ingredienti potenzialmente tossici o irritanti, in quantità non controllate o non dichiarate.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, nei prodotti contraffatti possono trovarsi sostanze vietate come ftalati, metalli pesanti, parabeni in eccesso o composti volatili in grado di provocare dermatiti, allergie cutanee, problemi respiratori o persino danni sistemici. Alcuni cosmetici importati da paesi extra UE possono includere SVHC (Substances of Very High Concern), ossia agenti chimici ad alto rischio per la salute umana e per l’ambiente.
Per tutelarsi è fondamentale acquistare solo da canali verificati, controllare sempre l’etichetta INCI, leggere attentamente le recensioni e, quando possibile, consultare fonti ufficiali come il sito dell’Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA), che aggiorna costantemente l’elenco delle sostanze vietate o soggette a restrizioni.
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