L’Agenzia delle Entrate fornisce importanti chiarimenti sulle detrazioni per i carichi di famiglia per i soggetti con legge 104 e non solo.
Con la circolare numero 4/E del 16 maggio 2025 ha specificato tutte le novità contenute nella Legge di Bilancio 2025 per le detrazioni fiscali IRPEF in riferimento sulla tassazione dei redditi di lavoro dipendente.
Le novità riguardano le detrazioni per carichi di famiglia e le misure welfare.
In riferimento alle detrazioni per carichi di famiglia prevede che tale detrazione spetta ai figli di età uguale o superiore a 21 anni, ma che abbino un’età inferiore a trenta anni. Però ci sono delle eccezioni, infatti, il limite di età non si applica ai figli con legge 104 ai sensi dell’articolo 3. In questo caso le detrazioni spettano a prescindere dall’età anagrafica.
Infine, i limiti anagrafici restano in atto per i figli affiliati, i figli del coniuge deceduto che siano conviventi con il contribuente.
Le nuove regole sono entrate in vigore dal primo gennaio 2025, ed da questa data è possibile usufruire delle detrazioni e deduzioni per le spese e oneri sostenuti per i familiari fiscalmente a carico. Sono esclusi gli ascendenti fiscalmente a carico (nuore, generi, fratelli, sorelle, suocero e suocera).
No, le detrazioni si affiancano all’assegno unico universale e sono cumulabili. Si precisa che le detrazioni per la dichiarazione dei redditi sono considerate in base all’anno di imposta. Per le dichiarazioni dei redditi 2025, si considera l’anno di imposta 2024. Inoltre, sono considerati a carico fiscalmente i soggetti che hanno conseguito un reddito non superiore a 2.840,51 euro. La soglia di reddito aumenta a 4.000 euro per i figli con un’età superiore a 24 anni.
I lavoratori che hanno figli a carico possono ottenere misure welfare, che si traducono in bene e servizi. Queste agevolazioni possono riguardare ad esempio: rimborso del canone di affitto, rimborso parziale o totale della rata del mutuo o rimborso delle bollette.
Inoltre, sono state introdotte anche misure per favore i lavoratori disabili o che sono impegnati in contesti specifici (D.Lgs. n. 192 del 2024).
La circolare dell’Agenzia delle Entrate, chiarisce anche un’altra agevolazione che riguarda i lavoratori che si trasferiscono per lavoro nel 2025. In questo caso il datore di lavoro può rimborsare il canone di affitto fino ad un massimo di 5.000 euro, senza tassazione per i primi due anni, a decorrere dalla data di assunzione. Un’altra novità riguarda gli scaglioni di reddito IRPEF che da quattro sono passati a tre. La riduzione degli scaglioni agevola anche i pensionati che percepiranno un assegno mensile più alto.
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