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Economia

Affitto, l’inquilino non paga: il trucco legale che pochi conoscono

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Una dimenticanza del locatore può cambiare tutto: ecco perché l’inquilino può non dover pagare.

Quando si affitta una casa è necessario restituirla al proprietario, una volta conclusosi il contratto, nelle esatte condizioni di quando è stata presa. In caso contrario, l’inquilino è chiamato a pagarne i danni. Tuttavia, questo non è sempre vero.

Affitto gratis? Succede se il padrone di casa sbaglia questo – informazioneoggi.it

Seppure è vero che chi affitta un immobile ha il diritto di essere tutelato da eventuali danni arrecati dall’inquilino, questa tutela non è automatica. È il deposito cauzionale a rappresentare lo strumento principale di garanzia, un impegno che l’inquilino assume nel momento della firma del contratto. Tuttavia, se il proprietario dell’immobile dimentica una formalità fondamentale, rischia di perdere il diritto a trattenere anche una parte di tale somma.

Infatti, al termine del contratto, non è sufficiente constatare che all’interno dell’immobile dato in locazione ci siano dei danni o delle spese non saldate. Senza un iter corretto e documentato, il locatore non può opporsi alla restituzione integrale della cauzione, e può perfino essere obbligato a corrispondere degli interessi. Un errore banale ma frequente, che può rendere l’affitto gratis per l’inquilino anche in presenza di un comportamento negligente.

Quando si può non pagare per i danni durante l’affitto

Quando si sottoscrive un contratto di affitto viene solitamente richiesto un deposito cauzionale, pari a una mensilità e mai superiore a tre. La funzione del deposito cauzionale è quella di tutelare il locatore nel caso in cui l’inquilino non adempia ai propri obblighi contrattuali. Tuttavia, il padrone di casa non può decidere in modo unilaterale di trattenerlo. Per farlo è necessario specificare nel contratto quali inadempimenti giustifichino il trattenimento e procedere legalmente alla richiesta, nel caso in cui sorgano controversie.

Quando si può non pagare per i danni durante l’affitto – informazioneoggi.it

Al momento della firma del contratto, è fondamentale redigere un inventario dettagliato, possibilmente con fotografie e firme di entrambe le parti, per dimostrare lo stato dell’immobile all’ingresso dell’inquilino. In assenza di tale documento, si presume che la casa sia stata consegnata in buone condizioni e sarà più difficile dimostrare i danni causati nel corso del contratto.

Se il locatore vuole far valere il proprio diritto alla cauzione, deve anche seguire un iter formale: comunicazioni scritte con l’inquilino, documentazione dei danni, e soprattutto avviare un’azione giudiziale. Solo il giudice, infatti, può autorizzare l’assegnazione della cauzione in presenza di un debito certo. In mancanza di questa procedura, il trattenimento è ingiustificato e il proprietario può essere costretto a restituire l’intero importo maggiorato degli interessi.

Anche se il tempo è passato e le formalità iniziali non sono state rispettate, il locatore può ancora cercare tutela attraverso il contratto e le prove disponibili. Ciò che non è possibile è sostituire la legge con una decisione arbitraria: il diritto all’affitto gratuito non esiste, ma esiste il rischio concreto che l’inquilino non paghi se il padrone di casa non segue le regole.

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