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Economia

Anticipo TFS e TFR: importanti novità per i dipendenti della PA

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Ci sono importanti novità che riguardano l’anticipo TFS e TFR per i dipendenti della pubblica amministrazione.

I dipendenti pubblici hanno la possibilità accedere all’anticipo del TFS e del TFR tramite finanziamento agevolato. Scopriamo quali sono le condizioni in base all’ultimo rinnovo dell’accordo quadro.

Importanti novità che riguardano l’anticipo TFS e TFR – InformazioneOggi.it

Secondo alcune indiscrezioni pare che l’Accordo Quadro per l’anticipo di 45 mila euro del TFS e del TFR per i dipendenti pubblici sarà rinnovato. Si tratta di una notizia davvero interessante, soprattutto se si considera che gli ultimi termini erano stati individuati nel 2022 e, da allora, tutto era rimasto invariato nonostante l’inflazione e tutti i cambiamenti che ci sono stati negli ultimi anni. Ma in che modo la situazione potrebbe cambiare?

Anticipo TFS e TFR: come cambierà con il rinnovo dell’accordo quadro

Per discutere la possibilità di rinnovare l’Accordo Quadro che permette di accedere ad un anticipo della Trattamento di fine servizio e del Trattamento di fine rapporto per i dipendenti pubblici. Si tratta di un anticipo che viene riconosciuto tramite finanziamento agevolato di 45 mila euro. Grazie a questa procedura i lavoratori della Pubblica amministrazione hanno la possibilità di accedere ad un finanziamento agevolato che corrisponde ad una parte del trattamento di fine rapporto maturato nel corso della carriera lavorativa.

Lo scopo di questo finanziamento agevolato è quello di favorire i lavoratori che decidono di ritirarsi prima della completa maturazione del trattamento. Nello specifico questa agevolazione spetta a coloro che si ritirano accedendo alle misure di pensionamento anticipato, come ad esempio Quota 103. A tale proposito si è espressa anche la Corte Costituzionale, che ha condannato la disparità di trattamento tra lavoratori pubblici e privati, con i primi che si trovano a dover attendere addirittura fino a 7 anni per ottenere il trattamento di fine rapporto che gli spetta di diritto.

Da poche settimane, infatti, è stata avviata anche una petizione con lo scopo di velocizzare queste procedure, ma al momento non ci sono novità di legge in materia. È opportuno sottolineare che quest’anno si è esaurito anche la plafond INPS, che ha permesso l’anticipazione integrale del TFS concedendo prestiti a tassi agevolati. Attualmente l’unico modo per ottenere l’anticipo del trattamento di fine servizio è quello di chiedere la somma di denaro che spetta alle banche convenzionate. Tuttavia, ad oggi, sono davvero pochi gli Istituti bancari che aderiscono all’iniziativa.

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