Elezioni 2024: quanto guadagnano scrutatori e Presidente di seggio? In arrivo incredibili aumenti

Ricoprire le cariche di scrutatore o Presidente di seggio assicura un discreto compenso economico. Vediamo a quanto ammonta.

Ottime notizie per coloro che intendono accettare l’incarico di scrutatore o di Presidente di seggio per le prossime elezioni, perché sono stati predisposti degli aumenti del 15% sull’indennità spettante.

Il profitto ricevuto, per legge, varia a seconda che si tratti di una consultazione politica, amministrativa o di un referendum, della responsabilità da assumere prima, durante e dopo il voto e del numero delle schede.

Ma quanto guadagneranno gli scrutatori e i Presidenti di seggio in occasione delle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno? Scopriamolo.

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Nuovi compensi per scrutatori e Presidenti di seggio in vista delle europee

Lo scorso gennaio, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto elezioni, che fissa le regole del voto.

La novità più rilevante è la previsione di un aumento del 15% del gettone di presenza per il personale dei seggi. L’intervento è stato pensato per incentivare i cittadini a ricoprire queste importanti cariche, vista la scarsa partecipazione degli ultimi anni.

Per le prossime elezioni europee, agli scrutatori spetterà una remunerazione statale e i Presidenti di seggio avranno più responsabilità e, dunque, guadagni più elevati. Gli addetti ai seggi speciali (come i seggi elettorali negli ospedali) hanno diritto a una maggiorazione pari a 72 euro, per i Presidenti, e di 53 euro, per gli scrutatori.

Di norma, le modalità e le tempistiche di accredito delle somme sono indicate con una comunicazione del Comune di residenza tramite una lettera inviata al proprio indirizzo oppure una email. In ogni caso, tali informazioni possono essere facilmente reperite sul sito del Comune o presso l’Ufficio elettorale.

Gli importi spettanti son accreditati:

• per intero dallo Stato, durante le elezioni del Parlamento Europeo;
• al 50% dallo Stato e al 50% dal Comune, per le elezioni europee e amministrative comunali;
• al 50% dallo Stato e al 50% dalla Regione, durante le elezioni europee e amministrative regionali;
• per un terzo dallo Stato, un terzo dalla Regione e un terzo dal Comune, per le elezioni europee, amministrative regionali e comunali.

Per coloro che ricoprono le cariche di scrutatore e Presidente di seggio e che svolgono un’attività lavorativa dipendente, sono previsti degli specifici permessi elettorali retribuiti. Nel caso in cui le elezioni si tengano di sabato o di domenica (ossia giorni non lavorativi), spetta un riposo compensativo per il giorno successivo alle elezioni.

In alternativa, si può rinunciare al riposo compensativo e percepire un importo aggiuntivo sul normale stipendio mensile.