Blocco+del+conto+corrente+di+un+defunto%3A+senza+questa+documentazione+i+familiari+devono+rinunciare+ai+soldi
informazioneoggi
/2024/04/08/blocco-del-conto-corrente-di-un-defunto-senza-questa-documentazione-i-familiari-devono-rinunciare-ai-soldi/amp/
Finanza

Blocco del conto corrente di un defunto: senza questa documentazione i familiari devono rinunciare ai soldi

Published by

In caso di decesso, il conto corrente attivo viene bloccato. Quali sono i documenti da presentare per accedere alle somme depositate? Scopriamolo.

Tra i beni oggetto dell’eredità di un congiunto deceduto potrebbe esserci anche il conto corrente.

Per sbloccare il conto corrente di un defunto gli eredi devono presentare una precisa documentazione – informazioneoggi.it

Affinché le somme in giacenza possano essere trasferite agli eredi, tuttavia, è necessaria l’apertura della successione. Senza tale operazione, l’istituto di credito non può sbloccare il conto, per evitare prelievi da parte di soggetti non autorizzati.

Cosa bisogna fare per svincolare il conto corrente di un defunto? Ecco cosa stabilisce la normativa.

Leggi anche: “Conto corrente e deposito titoli cointestato: incredibile cosa succede in caso di morte di uno degli intestatari“.

Come si sblocca il conto corrente di un defunto? Le operazioni indispensabili

Non appena la banca riceve comunicazione del decesso di un correntista, provvede a bloccare il suo conto corrente e gli altri rapporti intestati (come cassette di sicurezza e libretti di risparmio).

La legge sancisce che, nel caso in cui gli eredi intendano sbloccare il conto del defunto, devono presentare la Dichiarazione di Successione all’istituto di credito e la certificazione dell’avvenuto pagamento delle tasse all’Agenzia delle Entrate.

L’obbligo di presentazione alla banca della Dichiarazione di Successione per lo sblocco viene meno solo quando:

  • l’attivo depositato ha un valore non superiore a 100 mila euro;
  • l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta (genitori e figli);
  • l’eredità non comprende immobili o diritti reali immobiliari (ad esempio, usufrutto o servitù).

Oltre alla dichiarazione di successione, alcuni istituti di credito pretendono anche l’atto di notorietà rilasciato dal notaio o dal cancelliere del Tribunale, nel quale è specificato il luogo e la data del decesso, i dati anagrafici del correntista defunto e l’elenco degli eredi legittimi.

Al posto dell’atto di notorietà, può essere presentata anche una Dichiarazione Sostitutiva di atto di notorietà, stilata e sottoscritta dall’interessato e autenticata dal cancelliere del Tribunale oppure dal notaio.

Nel caso in cui il defunto abbia redatto testamento, dovrà essere consegnato alla banca l’atto di pubblicazione del documento oppure gli estremi della pubblicazione con la lista degli eredi.

In seguito alla ricezione della documentazione necessaria, l’istituto di credito provvede a sbloccare il conto corrente e a corrispondere a ogni erede i soldi giacenti sul conto, a seconda della quota di eredità spettante per legge. Chi accetta tali somme, ovviamente, non potrà più rinunciare all’eredità.

Nell’ipotesi di conto corrente cointestato con firma disgiunta, la banca deve bloccare soltanto la metà delle somme, lasciando l’altra metà disponibile per il cointestatario. Se, invece, il conto corrente è cointestato a firma congiunta, rimane bloccato fino a quando non viene ultimata la successione, cioè fino all’invio di tutta la documentazione che abbiamo precedentemente elencato.

Published by

Recent Posts

Bonus Natale di 155 euro: accredito inaspettato per i pensionati

Un accredito inatteso ha reso la pensione di dicembre più ricca per centinaia di migliaia…

2 ore ago

Rimborso 730 senza sostituto: tempi di accredito e controllo dell’Agenzia delle Entrate, tutto quello che non ti dicono

Ricevere un rimborso dal modello 730 quando non si ha un datore di lavoro o…

1 settimana ago

Isee 2026: perché il rinnovo entro dicembre fa la differenza

L’Isee 2026 entra nella sua fase cruciale: entro il 31 dicembre 2025 occorre aggiornare l’attestazione…

1 settimana ago

Pensione bloccata per un errore: ecco la procedura nascosta che può salvarti l’assegno

Molti lavoratori scoprono solo all’ultimo momento che la pensione non arriva perché manca un contributo,…

2 settimane ago

Saldo IMU 2025: data di pagamento e il codice tributo che non puoi sbagliare

Con il saldo IMU 2025 alle porte, la scelta del codice tributo corretto diventa decisiva…

2 settimane ago

Opzione Donna verso il ritorno nel 2026: l’emendamento che può riaprire la pensione anticipata

Aggiornamento oggi 27 novembre: l'Opzione donna non sarà prorogata nella Legge di Bilancio 20226, il…

3 settimane ago