C’è una nota informativa dell’AIFA sui medicinali con clormadinone acetato/etinilestradiolo, aumento della pericolosità.
L’AIFA comunica un maggiore pericolo per le donne che assumono contraccettivi ormonali combinati a base di clormadinone acetato ed etinilestradiolo. La nota informativa è stata concordata con le Autorità Regolatorie Europee.
I contraccettivi ormonali combinati sono medicinali efficaci nel prevenire gravidanze indesiderate che contengono due ormoni, l’estrogeno e il progestinico. Assumere i contraccettivi ormonali in combinazione significa avere dei vantaggi nel lungo termine come la riduzione del rischio di cancro dell’endometrio e del cancro alle ovaie, Possono anche essere utili per controllare il ciclo mestruale e gestire più efficacemente l’endometriosi.
Non bisogna dimenticare, però, che come qualsiasi altro farmaco anche questi contraccettivi ormonali comportano dei rischi. Tra i più comuni il fastidio al seno, il cambiamento di peso e dell’umore ma c’è un’altra importante conseguenza sottolineata dalla nota dell’AIFA. Sembrerebbe che i contraccettivi ormonali combinati con clormadinone acetato ed etilnilestradiolo aumentino leggermente il rischio di tromboembolia venosa. Alla conclusione si è giunti dopo uno studio retrospettivo di coorte RIVET-RCS.
Leggi anche >>> L’AIFA elenca i farmaci da non usare quando si ha il raffreddore, il motivo è allarmante
Il rischio di tromboembolia venosa nelle donne che assumono contraccettivi ormonali combinati con clormadinone acetato ed etilnilestradiolo aumenta dell’1,25% rispetto a chi utilizza COC con levonorgestrel. Significa che il rischio annuale di TEV nelle prime è di 6/9 casi ogni diecimila donne contro un’incidenza di 5/7 casi di TEV su diecimila nelle seconde ossia coloro che usano contraccettivi ormonali combinati a basso rischio con levonorgestral, norgestimato, noretisterone. Differenza più significativa – 2 casi di TEV ogni 10 mila – rapportando i risultati a quelli di chi non usa un COC.
L’AIFA specifica, dunque, come nella maggior parte dei casi i benefici legati ai contraccettivi combinati ormonali siano superiori rispetto a rischi di insorgenza di gravi effetti collaterali per la donna. Ciò non toglie che la prescrizione del COC dovrà tener conto di altri fattori di rischio nella paziente. L’incidenza è maggiore durante il primo anno di uso di qualsiasi contraccettivo ormonale combinato oppure al momento della ripresa in seguito ad una pausa di quattro o più settimane.
I medici che prescrivono i COC, quindi, sono tenuti a sensibilizzare le donne circa l’uso dei farmaci e a rilevare eventuali fattori di rischio individuali della paziente. L’Agenzia Italiana del Farmaco, infine, invita i prescrittori a ricordare che in un numero significativo di tromboembolie non c’è alcuna manifestazione o sintomo evidente. La prudenza, dunque, deve essere massima.
Leggi anche >>> Tanti benefici con questo semplice e economico rimedio della nonna: 2 ingredienti comuni per 4 pratici vantaggi!
Questa comunicazione dalla banca sta mettendo in allarme molti correntisti: ecco cosa sta succedendo. Bollette,…
Questa soluzione geniale mi ha svoltato la vita: niente più divano letto quando ho ospiti…
NASPI e APE Sociale, indennità più pensione anticipata, la combinazione viene usata per uscire prima…
Usi ancora il microonde? Dopo aver provato questo elettrodomestico non tornerai più indietro. Ogni giorno,…
In Italia la leva militare è sospesa, non abolita. Significa che per ripristinarla basterebbe poco,…
Il 2026 potrebbe essere l'anno della svolta per la flessibilità in uscita. Ecco l'ipotesi al…