Oggi vogliamo soffermarci su una questione che desta ancora qualche dubbio: i figli lavoratori e la dichiarazione dei redditi con modello 730.
In base a quanto stabilito dalla disciplina italiana i lavoratori dipendenti e intenzionati devono presentare ogni anno la dichiarazione dei redditi con modello 730. Da qualche anno a questa parte è possibile presentare la dichiarazione precompilata. Si tratta di un documento già parzialmente compilato dall’Agenzia delle entrate, dove sono inserite la maggior parte delle informazioni relative al contribuente.
Ma oggi vogliamo soffermarci su un’altra domanda che ancora desta qualche dubbio nei contribuenti, ovvero quella relativa ai figli lavoratori. Secondo quanto stabilito dalla disciplina italiana i figli conviventi che non lavorano sono considerati fiscalmente a carico del contribuente. Tuttavia, molti giovani, anche quando raggiungono una loro indipendenza economica, preferiscono rimanere a vivere con i genitori. In questo caso come devono comportarsi mamma e papà al momento della dichiarazione dei redditi?
Stando a quanto stabilito dalla disciplina fiscale italiana, il figlio convivente è che inizia un’attività lavorativa, sia essa da lavoratore dipendente che da lavoratore autonomo, può essere considerato fiscalmente a carico al di sotto di una certa soglia di reddito.
Superata tale soglia di reddito, il figlio lavoratore dovrà presentare una propria dichiarazione dei redditi indipendente da quella dei genitori o del genitore. A tale proposito, la legge piuttosto chiara: i figli che hanno un’età non superiore a 24 anni sono considerati fiscalmente a carico se nel periodo d’imposta di riferimento hanno percepito un reddito complessivo uguale o inferiore a €4000 lordi.
Per i figli conviventi che lavorano, con età superiore a 24 anni, il limite reddituale da rispettare per poter essere considerati fiscalmente a carico dei genitori è di 2840,51 euro lordi all’anno.
C’è poi un’altra questione da chiarire in merito ai figli lavoratori e alla dichiarazione dei redditi, ovvero qual è il periodo d’imposta dal quale non devono più essere considerati fiscalmente a carico.
Se hai un figlio che nel periodo di imposta 2023 ha maturato un reddito superiore alle soglie sopra indicate, nella dichiarazione dei redditi 2024 non devi piĂą considerarlo a tuo carico. In pratica, avendo superato le soglie reddituali stabilite dalla legge fiscale italiana, il figlio lavoratore che convive con i genitori dovrĂ presentare una dichiarazione dei redditi personale.
Insomma, anche se il figlio non ha abbandonato il “nido”, può essere considerato, almeno fiscalmente, indipendente dai genitori.
Lo smart woriking conviene veramente? Quello che devi sapere sulle bollette. Il lavoro da remoto…
Ricordi le vecchie videocassette degli anni '80? Se ne hai conservata una in particolare allora…
L'autunno 2025 porterĂ con sĂ© una serie di fastidi respiratori, tra nuova variante Covid e…
Sono aumentati i controlli sugli studenti universitari e sulle erogazioni delle Borse di studio al…
La Banca d'Italia ha aggiornato il rendistato e l'indice che determina il tasso applicato sull'anticipo…
Migliaia di automobilisti italiani stanno notando sintomi anomali nei loro veicoli dopo il rifornimento: ecco…