Novità per i contribuenti alle prese con la rottamazione quater tra cui la proroga per chi ha saltato alcuni pagamenti.
Con il termine rottamazione quater si intende la misura che permette la rateizzazione delle cartelle esattoriali. Quater perché si tratta di una nuova edizione.
Rispondendo ad alcune domande formulate dai parlamentari del Movimento 5 Stelle (M5S), Lucia Albano, sottosegretario all’Economia, ha fornito dati relativi al tasso di adesione e al numero di domande pervenute e legati alla rottamazione quater. Ha risposto anche in merito agli incassi legati alle rate del 2023.
Inoltre, i contribuenti morosi che potranno tirare una sospiro di sollievo: si prevede una proroga sulle mensilità di alcuni pagamenti.
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Come detto in precedenza, il sottosegretario dell’economia Lucia Albano ha reso noto i primi dati relativi alla rottamazione quater.
Dalla sua risposta si evince che in totale sono state presentate 3,8 milioni di domande per beneficiare degli effetti premiali della definizione agevolata dei ruoli. Di questi, circa 3 milioni riguardano i contribuenti.
Invece, dagli atti parlamentari emerge che le entrate complessive previste per il 2023 (pari a 11,9 miliardi di euro). In pratica, attualmente nelle casse dello Stato sono entrate circa 6,5 miliardi, ovvero il 55% del totale.
Tuttavia il tasso di decadenza delle domande è il più basso: infatti è del 45% delle domande pervenute. Si tratta di una percentuale più bassa rispetto alle edizioni precedenti:
Infine, gli effetti delle diverse misure di definizione agevolata dei ruoli emerge che le tre edizioni della rottamazione hanno inciso per un importo di circa 30 miliardi. La misura saldo e stralcio ha inciso per un importo intorno agli 82 miliardi d euro.
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Il 13 febbraio 2024 è stato approvato un emendamento al Decreto Milleproroghe che riguardava, nello specifico, la proroga del termine dei pagamenti delle rate della rottamazione quater.
In pratica, ciò significa che i contribuenti in ritardo con i pagamenti delle rate relative al mese di ottobre e al mese di novembre (con scadenza quindi rispettivamente del 31 ottobre e del 30 novembre 2023) avranno tempo fino al 15 marzo 2024 per pagarle. I benefici saranno gli stessi della definizione agevolata.
La proroga al 15 marzo vale anche per la scadenza della rata di pagamento del 28 febbraio 2024.
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