L’Assegno di inclusione è molto simile al vecchio reddito di cittadinanza, ma molte dinamiche sono cambiate, anche profondamente.
Dopo il caos iniziale, le persone che rientrano nei requisiti hanno cominciato a fare le domande per ottenere l’assegno di inclusione, che ricordiamo non spetta ai soggetti definiti occupabili, che invece hanno accesso all’erogazione del supporto formazione lavoro, che è di circa 300 euro.
Tuttavia, come possiamo ben immaginare, in un nucleo familiare possono concentrarsi diverse casistiche e i soggetti che ne fanno parte potrebbero avere diritto a entrambi i sussidi, che sono cumulabili.
Alcuni cittadini si sono chiesti se, all’interno dello stesso nucleo, si possono avere più carte acquisti, e di che importo. Per capire bene come stanno le cose dobbiamo rifarci al messaggio ufficiale dell’INPS.
Abbiamo detto che l’Assegno di inclusione è simile all’ex RDC, e anche per quanto riguarda la possibilità di erogazione di più carte nello stesso nucleo è così.
Infatti per accedere all’assegno di inclusione il richiedente deve dimostrare i requisiti dei componenti del nucleo familiare. Al momento della richiesta, il soggetto può anche indicare quante carte dovranno essere emesse, che verranno poi ricaricate con le quote spettanti. La richiesta in questo senso può essere esplicitata sia alla prima domanda sia successivamente, utilizzando però l’apposito modulo “ad-com esteso“.
A chiarire i dubbi e a informare circa la possibilità di più carte nella stessa famiglia ci pensa l’INPS, infatti secondo quanto stabilito dall’articolo 5, comma 1, del decreto ministeriale n. 154 del 2023, l’Assegno di inclusione può essere erogato anche a più soggetti maggiorenni facenti parte dello stesso nucleo, purché rientrino nei parametri richiesti, ovvero:
A ognuno di loro potrà essere attivata una carta, con le ricariche di importi spettanti, a seconda di quanto riconosciuto dall’INPS.
Una volta effettuata la richiesta, però, non si potranno effettuare modifiche, almeno fino al rinnovo della domanda di assegno di inclusione; inoltre le carte possono essere emesse in un numero superiore a 1 se l’importo spettante al nucleo non è inferiore ai 200 euro.
Infine ricordiamo che nell’importo totale dell’assegno di inclusione può essere presente anche la quota di rimborso spese per l’affitto, ma questa voce è però destinata solamente al richiedente iniziale.
Ricevere un rimborso dal modello 730 quando non si ha un datore di lavoro o…
L’Isee 2026 entra nella sua fase cruciale: entro il 31 dicembre 2025 occorre aggiornare l’attestazione…
Molti lavoratori scoprono solo all’ultimo momento che la pensione non arriva perché manca un contributo,…
Con il saldo IMU 2025 alle porte, la scelta del codice tributo corretto diventa decisiva…
Aggiornamento oggi 27 novembre: l'Opzione donna non sarà prorogata nella Legge di Bilancio 20226, il…
Grazie a un nuovo emendamento alla Legge di Bilancio, sarà più facile aumentare l'anzianità contributiva…