I+permessi+legge+104+spettano+anche+ai+supplenti%3F+La+risposta+non+lascia+dubbi+e+accontenta+tutti
informazioneoggi
/2023/12/16/i-permessi-legge-104-spettano-anche-ai-supplenti-la-risposta-non-lascia-dubbi-e-accontenta-tutti/amp/
Scuola

I permessi legge 104 spettano anche ai supplenti? La risposta non lascia dubbi e accontenta tutti

Published by

Anche i supplenti con contratto a tempo determinato possono usufruire dei permessi legge 104. Tanti, però, sono i dubbi.

La legge 104 tutela sia i lavoratori disabili sia i lavoratori che assistono un familiare con disabilità (il cosiddetto caregiver). Però, ciò è possibile solo se i docenti stessi o i docenti che assistono un familiare siano riconosciuti e certificati da una commissione medica come disabili gravi.

Permessi legge 104: anche per i supplenti? (informazioneoggi.it)

Se è chiaro che i permessi possono essere chiesti dai docenti con contratto a tempo indeterminato, i dubbi nascono in quelli che hanno firmato un contratto a tempo determinato oppure per le supplenze brevi. Infatti, questi ultimi si chiedono se anche a loro spettano i permessi legge 104 e soprattutto quanti giorni possono chiedere. Scopriamolo insieme.

Scuola e permessi legge 104: quanti giorni spettano ai supplenti? La risposta è chiara

La normativa è chiara: il personale della scuola, docenti e ATA, a prescindere dal contratto firmato (a tempo indeterminato, determinato o breve), può chiedere i permessi legge 104 (articolo 3, comma 3), per sé stesso, se disabile, o per assistere un familiare affetto da disabilità. Come detto, fondamentale è la dichiarazione della situazione di gravità redatta sia dalla commissione medica sia dal medico curante.

I giorni di permesso che spettano sono sempre 3, così come stabilito dalla legge 104 e dal Contratto collettivo nazionale del lavoro del 29 novembre 2007. Tuttavia, esiste una differenza ma riguarda soprattutto chi chiede i permessi, se il docente disabile o il docente che assiste un parente con disabilità. Infatti, nel primo caso al docente disabile spettano 3 giorni di permessi retribuiti oppure 2 ore di permessi giornalieri retribuiti. In quest’ultimo caso, il calcolo si baserà sull’orario di servizio giornaliero: quindi, 6 ore giornaliere 2 ore di permessi; orario ridotto, solo 1 ora di permesso.

Invece, un docente che assiste un familiare ha diritto a 3 giorni mensili retribuiti, giorni che rientrano nel conteggio di contributi per la pensione.

Importante è anche considerare la scala delle priorità che prevede che la precedenza sui permessi sia data per prima al coniuge e poi ai genitori e, infine, ai parenti entro il secondo grado. Questi sono i nonni, i fratelli e le sorelle, i nipoti (figli di figli).

Inoltre, al contrario del congedo straordinario di 2 anni, per usufruire dei permessi retribuiti non è necessaria la convivenza con il familiare disabile. Tuttavia, bisogna fare attenzione a questa condizione: se il familiare abita oltre i 150 chilometri dalla residenza del docente. In questo caso, il docente dovrà presentare un attestazione che confermi la sua presenza presso il familiare disabile.

I permessi legge 104 si chiedono presentando l’apposita domanda presso la segreteria della scuola e allegando alcuni documenti, tra cui:

  • la certificazione ASL che attesta la gravità della disabilità personale o del familiare;
  • una dichiarazione che attesti che il familiare disabile non sia ricoverato in una struttura o in ospedale a tempo pieno;
  • una dichiarazione che attesti che il docente è l’unico familiare che può occuparsi del parente disabile.
Published by

Recent Posts

Rimborso 730 senza sostituto: tempi di accredito e controllo dell’Agenzia delle Entrate, tutto quello che non ti dicono

Ricevere un rimborso dal modello 730 quando non si ha un datore di lavoro o…

6 giorni ago

Isee 2026: perché il rinnovo entro dicembre fa la differenza

L’Isee 2026 entra nella sua fase cruciale: entro il 31 dicembre 2025 occorre aggiornare l’attestazione…

7 giorni ago

Pensione bloccata per un errore: ecco la procedura nascosta che può salvarti l’assegno

Molti lavoratori scoprono solo all’ultimo momento che la pensione non arriva perché manca un contributo,…

2 settimane ago

Saldo IMU 2025: data di pagamento e il codice tributo che non puoi sbagliare

Con il saldo IMU 2025 alle porte, la scelta del codice tributo corretto diventa decisiva…

2 settimane ago

Opzione Donna verso il ritorno nel 2026: l’emendamento che può riaprire la pensione anticipata

Aggiornamento oggi 27 novembre: l'Opzione donna non sarà prorogata nella Legge di Bilancio 20226, il…

2 settimane ago

Vuoi recuperare anni di contributi e andare in pensione prima? Ecco 3 metodi infallibili

Grazie a un nuovo emendamento alla Legge di Bilancio, sarà più facile aumentare l'anzianità contributiva…

3 settimane ago