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Economia

Multe per i padroni di casa: in assenza di CIN arrivano stangate da 8.000 euro

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Con la prossima legge di bilancio il governo dovrebbe aumentare la cedolare secca per gli affitti brevi al 26%. Ma questa non è l’unica novità che interesserà i locatori.

Con il decreto anticipi, la Commissione bilancio del Senato ha trovato l’emendamento che introdurrà importanti novità per gli affitti brevi.

Senza CIN, multe fino a 8.000 euro – InformazioneOggi.it

Il proprietario di immobili che si avvalgono di questo strumento per affittare case o stanze, dovranno assolutamente mettersi in regola per evitare multe salatissime.

Multe per i padroni di casa: arrivano multe salatissime

Con il decreto anticipi è in arrivo la prima stretta sugli affitti brevi. I padroni di casa dovranno rispettare delle regole nuove, ma dovranno fare attenzione a non sbagliare perché sono previsti multe che possono arrivare fino a €8000.

La Commissione bilancio del Senato ha deciso che gli immobili destinati al mercato degli affitti brevi dovranno essere identificati con un codice il CIN (codice identificativo nazionale). Esso sarà individuato dal Ministero del Turismo e tutti coloro che non si adegueranno a questa novità rischiano di ricevere multe di 8.000 euro.

Tutti i proprietari che ricevono un codice per la propria abitazione da dare in affitto devono esporre il CIN sia all’esterno dell’edificio che sui siti o sulle pagine online. Il mancato rispetto di questa regola può determinare l’applicazione di sanzioni che partono da un minimo di 500 euro e possono arrivare anche a €5000.

Se invece il proprietario è sprovvisto del CIN, la multa sarà più salata e parte da €800 e arriva a 8000 euro.

Questa regola vale per tutti i proprietari di immobili che decidono di affittare per breve tempo una stanza o la loro abitazione in forma imprenditoriale. La norma dunque fa riferimento ai bed and breakfast e alle case vacanze.

In ogni caso, tutti coloro che intendono affittare una proprietà in forma imprenditoriale devono essere provvisti di SCIA, ovvero di segnalazione certificata di inizio attività. Si tratta di un documento che permette di avviare un’attività imprenditoriale senza attendere le verifiche o i controlli preliminari.

L’imprenditore che non ha la Scia può essere punito con una multa che va da €2000 e può arrivare a €10.000.

Infine, quando si affitta un immobile di proprietà, anche per periodi brevi, è necessario rispettare le disposizioni in materia di sicurezza. Anche in questo caso si tratta di un obbligo e il mancato adempimento prevede l’applicazione di sanzioni che partono da 600€ e arrivano a €6000.

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