In diverse Regioni è vietato accedere camini e stufe. Si rischia di dover pagare una multa di 5 mila euro. Scopriamo dove.
Tutelare la qualità dell’aria è fondamentale e di conseguenza in alcune Regioni vige il divieto di accensione di stufe e camini.
In vista dell’inverno e della necessità di riscaldarsi in casa scattano i primi divieti di accensione di apparecchi altamente inquinanti. Parliamo di stufe e camini con classe di prestazione emissiva sotto le quattro stelle ma anche di termostufe a legna o stufe ad accumulo alimentare a biomassa legnosa.
Lo scopo è cercare di non peggiorare la qualità dell’aria. Chi non è riuscito a installare pannelli solari o la pompa di calore oppure impianti a pellet dovrà ricorrere ai tradizionali termosifoni o in assenza di essi comprare una stufa ad alta efficienza energetica. Non ci sono alternative, l’unica è pagare una multa che può arrivare anche fino a 5 mila euro.
Come riscaldare l’ambiente domestico tutelando la qualità dell’aria? Sicuramente non sono adatti né il gas né camini e stufe a legna. Le normative contro l’inquinamento, infatti, bloccano le ultime due alternative impedendo alle famiglie di riscaldarsi.
Le Regioni con i divieti sono quelle del nord Italia. In Lombardia è vietato
Inoltre è obbligatorio per le stufe a pellet con potenza termica nominale sotto i 35 kW utilizzare pellet di qualità (conforme alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2).
Anche in Veneto non si possono accendere camini e stufe. In generale dal 2017 non si possono installare generatori di calore con classe di prestazione emissiva sotto le tre stelle, non si possono usare generatori di classe inferiore a due stelle e non si possono installare generatori sotto le quattro stelle o usare quelli di classe inferiore a tre dal 2019.
In Emilia Romagna si possono usare camini e stufe a legna ma in modo limitato. Se di classe 1 e 2 stelle non si possono utilizzare nel Comuni oggetto di infrazione per la qualità dell’aria e negli immobili civili sotto i 300 metri di altitudine. I caminetti aperti, poi, non sono a norma mentre le stufe a pellet devono essere iscritte a CRITER.
Concludiamo con il Piemonte. La Regione vieta l’uso dei generatori di calore alimentari a biomassa legnosa con potenza nominale sotto i 35 kW e inferiore a tre stelle dal 2018 e a quattro stelle dal 2019.
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