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Economia

Ricalcolo dei contributi INPS stralciati: la scadenza è prossima

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Gli autonomi INPS hanno poco tempo per richiedere il nuovo conteggio dei contributi stralciati. Segnate la data sul calendario.

A breve scadrà la possibilità di fare domanda di ricalcolo dei contributi stralciati entro i mille euro. Meglio attivarsi subito.

Contributi stralciati, la scadenza del ricalcolo

Gli artigiani, i commercianti, i lavoratori autonomi e gli iscritti alla gestione separata INPS che sono rientrati nella cancellazione dei debiti fino a mille euro prevista dalla Legge di Bilancio 2023 hanno subito lo stralcio dei contributi che invece possono essere ancora validi ai fini pensionistici. La Manovra 2023 è intervenuta sulle cartelle esattoriali dal 2000 al 2015 mentre in precedenza la Legge di Bilancio 2018 aveva stabilito lo stralcio delle cartelle affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione dal 2000 al 2010.

Per recuperare i contributi stralciati, il DL Lavoro di maggio 2023 ha introdotto la possibilità di versare spontaneamente i contributi per procedere con il ricalcolo ai fini della pensione. L’INPS ha ora spiegato come procedere inoltrare domanda di nuovo conteggio entro il 10 novembre.

Come procedere con il versamento spontaneo

La circolare INPS di riferimento è la numero 86 del 10 ottobre 2023. Fornisce le indicazioni per consentire agli autonomi dell’ente di approfittare della possibilità di inoltrare domanda di riconteggio dei debiti annullati e recuperare i contributi ai fini pensionistici.

Parliamo dei contributi oggetto di annullamento automatico da riottenere procedendo entro il 31 dicembre 2023 al pagamento volontario in un’unica soluzione oppure a rate. I contribuenti potranno versare i contributi stralciati e le sanzioni maturate alla data dell’annullamento. Si è esenti dal pagamento delle sanzioni solo se il ricalcolo riguarda debiti per cui il cittadino aveva aderito alla definizione agevolata.

Per presentare domanda ci sono due modelli diversi in base allo stralcio di riferimento. Un modello per il riconteggio dei debiti annullati dal DL 2018 e un altro per il ricalcolo dei debiti annullati con lo stralcio della Legge di Bilancio 2023.

Per completare correttamente l’istanza occorrerà inserire i dati anagrafici del richiedente e i riferimenti alle cartelle esattoriali per le quali si chiede il nuovo calcolo. Inoltre sarà necessario indicare la modalità di pagamento preferita, in un’unica soluzione oppure a rate di pari importo. Nel modello si dovrà specificare anche il tipo di debito annullato.

Per quanto riguarda la modalità di inoltro della domanda – ricordiamo non oltre il 10 novembre 2023 – ci sono differenze in base alla categorie di appartenenza. Gli artigiani e i commercianti possono utilizzare il Cassetto previdenziale Artigiani e Commercianti oppure la PEC se il titolare dei debiti stralciati è deceduto. Gli agricoli autonomi possono sfruttare il Cassetto previdenziale per agricoltori autonomi. I committenti in Gestione Separata INPS il Cassetto loro dedicato e i professionisti il Cassetto previdenziale Liberi professionisti.

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