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Dai una seconda vita alle foglie della Sansevieria in questo modo: alcune dritte da seguire

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La tua Sansevieria ti sta abbandonando, ma alcune foglie si possono salvare? C’è un modo per poter ridare loro vita!

La Sansevieria è una delle piante maggiormente presenti nelle case degli italiani e, soprattutto, è uno di quei regali che si fanno ad amici e parenti che hanno il pollice verde. Questo perché la pianta in questione non necessita di chissà quali cure. Infatti, non deve essere annaffiata molto frequentemente dato che non sopporta l’umidità presente nel terriccio.

Sansevieria andata a male? Possiamo salvare le foglie in questo modo – InformazioneOggi.it

Tuttavia, per quanto possa essere una piante facile da curare, c’è da dire che anche un piccolo ristagno potrebbe metterla in difficoltà, così come anche il marciume radicale e l’acqua presente nel terriccio. Proprio il marciume potrebbe danneggiare la nostra Sansevieria in maniera definitiva se la stessa non viene tratta in salvo in tempo. Se ciò accade, possiamo sempre ridare vita alle sue foglie.

Tutti i passaggi da seguire per ridare vita alle foglie di una Sansevieria andata a male

Come prima cosa, bisogna saper scegliere le foglie sane, ovvero quelle che si dimostrano essere ancora rigide per quanto riguarda la parte superiore. È necessario tagliare la parte alla base, che risulterà essere umida e marcia. Ovviamente, il tutto deve essere fatto stando molto attenti e con delle forbici disinfettate si vanno a praticare dei tagli obliqui in modo da avere una superficie da cui far radicare la nostra foglia.

Ottenute le nostre talee, bisogna far asciugare il taglio. A questo punto, è consigliabile lasciarle all’aperto per qualche giorno in modo che la base abbia tutto il tempo per cicatrizzarsi. Inoltre, si potrebbe anche usare della cenere per intingere la foglia dal lato dove è presente il taglio. La cenere, così facendo, farà asciugare e cicatrizzare il taglio un po’ prima.

Dopo aver fatto trascorrere il tempo necessario, si può immergere le foglie in acqua. Attenzione, però, queste non devono essere immerse per intero. Per regolarci meglio, bisogna prendere un barattolo alto con pochissima acqua all’interno, permettendo alla foglia di restare in verticale. La foglia, inoltre, deve essere immersa per un solo centimetro, sempre dal lato del taglio.

Gli ultimi accorgimenti a cui fare attenzione

Fatto questo, come bisogna procedere? Ogni due giorni bisogna cambiare l’acqua per evitare che si vadano a formare le alghe. Dopo poche settimane, per la precisione due, si dovrebbero iniziare a vedere le prime radici che nascono direttamente dalla parte dove è stato realizzato il taglio. Adesso sì che si può preparare un vaso che abbia dei fori di scolo sul fondo in modo da lasciar cadere l’acqua delle innaffiature in eccesso.

Importante è anche il composto del terriccio. Questo deve essere compatto e fatto di materia organica. Bisogna, infatti, mescolare la sabbia, la ghiaia grossolana, o anche la torba oppure la perlite al terriccio grasso per piante verdi. Come ultima cosa, prima di interrare le talee, bisogna tirarle fuori dall’acqua e farle asciugare per qualche giorno all’aperto. Poi, dopo averle interrate, si aspetta qualche giorno per innaffiarle.

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