Non si ferma l’ondata dei richiami su tantissimi prodotti di bellezza: Nivea, Borotalco, Malizia, Palmolive sono solo alcuni.
La colpa è di una sostanza tossica che è usata nelle formulazioni dei prodotti di igiene e bellezza, come creme, deodoranti, shampoo, creme depilatorie e molto altro, che è vietata dal 2022 ma che ancora si trova in tante confezioni.
L’allarme è scattato qualche tempo fa e anche la nostra redazione ha provveduto a pubblicare via via i nomi e i marchi dei prodotti coinvolti nei richiami. Ad oggi sono più di 150 i prodotti che sono stati sequestrati ma purtroppo sembra che il fenomeno stia assumendo proporzioni sempre più ampie.
Il Lilial, il cui nome in etichetta è anche Buthylfenil Methylpropional o BMHCA, è una sostanza genotossica che può arrecare gravi problemi di salute e alla fertilità, ed è vietata dal 2022.
Il problema è che molte aziende hanno continuato ad usarla per dare la profumazione a shampoo, deodoranti, balsami e altri prodotti. O forse in commercio ci sono le rimanenze di magazzino, che non sono state tolte da chi avrebbe dovuto.
Fatto sta che da luglio 2023 ad oggi sono stati sequestrati tantissimi lotti di prodotti dei marchi più noti, quelli che acquistiamo in profumeria, al supermercato o nei negozi di prodotti per l’igiene e per la pulizia della casa.
La lista dei prodotti si sta allungando di giorno in giorno e l’unico modo per tutelare la propria salute è quello di conoscere i marchi coinvolti e soprattutto di leggere bene le etichette.
Ogni volta che si acquista un prodotto è bene controllare che nell’INCI non vi sia la dicitura Lilia, oppure Buthylfenil Methylpropional o BMHCA
I marchi coinvolti fino ad oggi sono:
E tanti altri. Oltre alle marche sopra citate, arriva dal Rapex (il sistema di allerta rapido adottato dall’Unione europea per i prodotti di consumo pericolosi) anche una nuova lista:
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