Il Governo permetterà di corrispondere il secondo acconto IRPEF o la rata unica di novembre a rate ma solo rispettando specifiche condizioni.
Una notizia che solleverà il morale a numerosi titolari di Partita IVA. Potranno evitare di dover uscire un mucchio di soldi in un’unica soluzione.
Il DDL Legge di Bilancio 2024 è stato approvato lo scorso 16 ottobre. Tra le misure approvate la rateizzazione del secondo acconto già dal mese di novembre 2023. La scadenza del 30 novembre potrà, dunque, essere saltata e l’importo da corrispondere spalmato su cinque mesi, da gennaio a maggio 2024. Nulla cambia, invece, con riferimento alle modalità di calcolo della somma da corrispondere.
La novità della rateizzazione del secondo acconto riguarda numerosi titolari di Partita IVA. Nello specifico coloro che nel periodo di imposta precedente hanno ottenuto ricavi o compensi inferiori a 170 mila euro. Questi potranno corrispondere la prima rata entro il 16 gennaio 2024 senza dover corrispondere interessi.
Rateizzare non è un obbligo. Il titolare di partita IVA potrà scegliere liberamente se spostare il pagamento a rate da gennaio o se versare tutto come previsto. Inoltre è facoltà del titolare scegliere il numero di dilazioni del pagamento. Bisogna sapere, però, che dal secondo versamento scatteranno gli interessi.
Un ultimo appunto. La possibilità di rateizzazione è concessa unicamente alle persone fisiche con fatturato entro i 170 mila euro. Non alle società.
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