È necessario che dal verbale rilasciato dalla Commissione medica emergano tutti i benefici a cui si ha diritto. Cosa accade in caso contrario?
Il Decreto n. 5 del 2012 ha stabilito che le Commissioni mediche devono riportare, nel verbale di invalidità, handicap o disabilità, se il paziente possiede una delle condizioni per beneficiare dei vantaggi fiscali o del contrassegno auto.
Molte volte gli invalidi non trovano traccia, nel verbale rilasciato dalla Commissione medica, delle agevolazioni che intendono utilizzare.
In questi casi, purtroppo, non esistono strumenti per risolvere la problematica, perché la legge è molto chiara nello specificare che bisogna attenersi a quanto dichiarato dai medici.
Per questo motivo, al momento della visita, è necessario che la Commissione medica riscontri l’invalidità o l’handicap al paziente. Al tal fine, bisogna fornire tutta la documentazione sanitaria in proprio possesso, dalla quale emergano le problematiche lamentate.
Diverso è il caso di coloro che hanno un verbale precedente al 2012 (anno di entrata in vigore del citato Decreto). È, infatti, molto probabile che non siano richiamate le diciture di legge che sono oggi necessarie.
Cosa accade? L’INPS può integrare la documentazione? Chiariamo subito che non è consentita la modifica del verbale, a meno che non ci si sottoponga ad una nuova visita medica. Si dovrebbe, infatti, presentare richiesta di aggravamento dell’invalidità o dell’handicap.
L’interessato può, però, presentare ricorso o un’istanza di riesame per autotutela.
A tal fine, è consigliabile rivolgersi ad un Patronato e valutare quale opzione sia più conveniente e il linea con le proprie esigenze.
Bisogna, infatti, capire se è il caso di sottoporsi ad una nuova visita ed, eventualmente, rischiare un ribaltamento del giudizio finale. Potrebbe, infatti, accadere che i medici, al termine dell’accertamento, modifichino non solo le parti relative ai vantaggi fiscali, ma anche quelle riguardanti il grado di invalidità e di handicap.
Nel caso in cui, invece, i verbali siano molto vecchi, potrebbe essere più conveniente chiedere un aggravamento e, dunque, un riesame complessivo della propria condizione di salute.
Si tratta di un passaggio dal quale non è possibile sottrarsi perché l’Agenzia delle Entrate potrebbe anche accettare certificazione integrativa del verbale, riportante tutte le agevolazioni, ma, in ogni caso, dovrebbe essere redatta dalla Commissione medica che ha accertato l’invalidità, l’handicap o la disabilità.
La Commissione, inoltre, non può rilasciare certificati correttivi o integrativi del verbale, senza che si proceda con il ricorso, l’autotutela oppure la richiesta di aggravamento.
I truffatori clonano lo SPID con email ingannevoli e svuotano conti correnti e profili previdenziali.…
Scattano nuove regole per chi ha un cane o un gatto con multe e obblighi…
Nel sistema fiscale italiano, la corretta indicazione dei contributi previdenziali e assistenziali nel modello 730…
Ricalcolo della pensione anticipata al conseguimento dell'età pensionabile, due sentenze hanno aperto una porta per…
Una nuova truffa informatica sfrutta l’aspetto delle multe pagoPA per ingannare anche gli utenti più…
L’autotutela, nel sistema tributario italiano, è uno strumento che permette all’Amministrazione finanziaria (come anche a…