Come sappiamo il bonus mobili è fruibile a seguito di ristrutturazione edilizia, ed è anche possibile richiederlo due volte, ma non solo.
Abbiamo a disposizione diversi modi per sfruttare il bonus mobili, che consiste nella detrazione nella dichiarazione dei redditi sulla spesa effettuata per l’acquisto di diversi complementi.
L’agevolazione si può ottenere solo se si effettuano acquisti entro il 31 dicembre 2024 ovvero da chi, dal 1 gennaio del 2023 ha eseguito anche un solo intervento di ristrutturazione edilizia. Come sappiamo, bisogna poi dimostrare l’acquisto attraverso un metodo di pagamento tracciabile, come la carta di credito o il bonifico, e sono ammessi anche i pagamenti rateali purché eseguiti coi due metodi appena menzionati. Non sono ammessi invece pagamenti con assegni e in contanti.
Parlando di ristrutturazione, quindi, le persone potrebbero pensare che debbano essere fatti lavori importanti, e soprattutto da ditte specializzate. In realtà l’Agenzia delle Entrate specifica bene quali sono tutte le opzioni utili ad ottenere il bonus mobili.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate si trovano tutte le istruzioni su come richiedere sia il bonus ristrutturazione sia il bonus mobili, (che sono anche cumulabili) e sul fatto che si possono ottenere anche se si eseguono lavori in proprio, cioè da soli e senza rivolgersi a una ditta specializzata.
La Legge parla chiaro, infatti per tutti quegli interventi che non richiedono comunicazioni
la data di inizio lavori potrà essere dimostrata da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (art. 47 del Dpr 445/2000), come prescritto dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 2 novembre 2011
Dunque è possibile usufruire del bonus ristrutturazione per acquistare dei materiali utili a rimodernare la casa e poi il bonus mobili per acquistare mobili ed elettrodomestici nuovi che andranno nella casa dove sono stati eseguiti i lavori. Tra l’altro, mettendo il caso che la ristrutturazione riguardi solamente una stanza della casa, l’agevolazione spetta anche sull’acquisto di mobili che vanno ad arredare altri locali della casa in oggetto.
Chiunque dunque può effettuare delle ristrutturazioni edilizie anche in autonomia, l’importante è che rientrino nella lista di quelli consentiti. E che, appunto, non sono necessariamente lavori importanti.
Il bonus mobili, quindi, andrà a permettere di detrarre la spesa sostenuta del 50%, con un tetto massimo di 8 mila euro. E se si eseguono diversi lavori, in tempi diversi, si può sfruttare il bonus mobili anche più volte, a patto che ovviamente si rientri nei requisiti richiesti.
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